Politico, ingegnere ferroviario, e fondatore dell’insediamento Margherita in India. E’ il profilo in sintesi estrema di un illustre agordino: Roberto Paganini cui Agordo, paese natale, ha intitolato una via verso il Col di Foglia. Nato il 6 marzo 1849, era di martedì, da Stefano e Francesca Barpi, si sposò con Elena Ruspoli dalla quale ha avuto due figli: Paolo Giovanni e Francesca Maria; numerosi i fratelli e le sorelle: Giunio, Maddalena, Antonio, Amelia, Pia, Celestino, Luigi, Liberale, Giuseppe e Vittorio; Paolo Giovanni e Francesca Maria. Laureato in ingegneria, aveva residenza nella via Nomentana di Roma. Ingegnere capo della Società commerciale dell’Assam in India nel 1881 fu fondatore della Città di Margherita quindici anni più tardi progettista dell’acquedotto del comune di Agordo; deputato nelle legislature 19, 20 e 21, fu nominato senatore nella 23; era stato direttore delle ferrovie sarde e presidente della Regia cointeressata dei tabacchi del Montenegro nel 1903. Insignito dell’onorificenza di commendatore dell’ordine della Corona d’Italia. Il Corriere delle Alpi il 6 agosto 2006 in occasione dell’inaugurazione della mostra “1925-1955: la breve vita della ferrovia Bribano-Agordo”, organizzata nella propria sala congressi dalla Comunità montana agordina con la preziosa collaborazione dell’Associazione filatelico-numismatica, e richiamando una serie di appunti del ricercatore Michela Cau sulla storia della ferrovia di cui si parlava dalla metà del diciannovesimo secolo – scriveva fra l’altro che Roberto Paganini “promosse un comitato che fu presieduto da Cesare Tomè, facente funzioni di sindaco, col proposito di sostenere nelle sedi opportune il collegamento ferroviario di Agordo alla rete nazionale, con possibilità di futuro proseguimento verso nord, attraverso la valle del Cordevole, fino al Tirolo”. Una tratta che ebbe vita breve, trent’anni: dall’11 gennaio 1925 quando venne solennemente inaugurata “in un tripudio di folla”, al 24 novembre del 1955, tanto da indurre don Bruno Bersaglio, autore del libro “Il treno per le Valli del bellunese” ad affermare: “Povera ferrovia Bribano-Agordo. Dopo 40 anni di trepidazioni, lotte e progetti per il tuo sorgere, ed altri trent’anni di buon funzionamento e di penosa vita nel rimpianto e malcontento generale, tu cadesti nell’ombra del silenzio e nel buio del nulla, mentre serbavi il diritto i il bisogno di servire ancora”. Torniamo a Paganini, richiamando il sito Faceebook di Fai giovani Belluno del 9 agosto 2017, in occasione di una delle molteplici pregevoli iniziative: “Villa Paganini-Ruspoli, sulle rive del lago di Alleghe, aperta al pubblico. La villa, voluta dal sen. Roberto Paganini e successivamente divenuta proprietà del sen. Dino Riva; tra i numerosi ospiti celebri si ricordano il gen. Luigi Cadorna, Aldo Moro, Nilde Jotti… Ma l’ospite più apprezzato rimane Claudio Baglioni che qui composte l’album ‘E tu come stai?’”. Da quello di Tripadvisor invece leggiamo un commento del 9 luglio 2018 di Alessandra Biondi: “Passeggiando sul lungolago di Alleghe, ho notato la bella villa erta in affaccio allo specchio d’acqua calma lacustre, così mi sono informata e mi è stata raccontata la storia. L’ingegnere e senatore Roberto Paganini (maritato alla nobildonna Elena Ruspoli aristocratica romana) nativo di Agordo e progettista-impresario di linee ferroviarie nel mondo, operando in Bengala e in Africa contrasse la malaria, così decise di trasferirsi dalla sua lussuosa villa romana in località Torlonia a questa località montana; acquistò dal Comune il promontorio “al Bèch” e nel 1893 fece costruire la bella villa. Successivamente venne acquistata dal senatore Dino Riva , attualmente è di proprietà della famiglia Francavilla ed è visitabile solo in eventi organizzati dal F.A.I. Rimane una ‘bella cartolina’ per tutti gli amanti delle foto panoramiche”. A proposito dell’attività fuori dai confini nazionali di Roberto Paganini apprendiamo invece dal sito della libera enciclopedia Wikipedia che Margherita è una città nel distretto di Tinsukia dello stato di Assam, che vanta bellezza paesaggistica ed è circondata da colline, giardini da tè, foreste e dal fiume Dihine; ha un bellissimo campo da golf ai piedi delle colline e un piccolo ruscello che l’attraversa. Sebbene sia considerata una piccola città, vanta numerosi ospedali e istituti scolastici ed è regolarmente frequentata dai visitatori perché l’ultima città dell’Alto Assam. Quanto al nome, ecco testuale: “ Il nome Margherita in realtà deriva dalla regina italiana e risale alla fine del 19. secolo come apprezzamento simbolico per l’ingegnere capo italiano di una sezione ferroviaria, Chevalier R. Paganini, che supervisionò la costruzione. Margherita era famosa per le sue colonie molto sviluppate dagli inglesi. Coal India Ltd ha il più grande impianto industriale qui. La città è anche conosciuta come la regina del carbone,,, e come Ma-Kum (dimora di tutte le tribù). Il nome ha le sue radici nel Dehing River Bridge, costruito intorno al 1880 da un team guidato dall’ingegnere italiano Chevalier Roberto Paganini che lavorava per la Assam Railways & Trading Company Ltd. Da documenti storici, non è del tutto chiaro se il direttore di quell’azienda ribattezzò il luogo come un tributo duraturo a quell’ingegnere italiano o fu Paganini stesso, per patriottismo, a battezzare il posto in onore della regina Margherita d’Italia”. NELLE FOTO (siti Wikipedia e Facebook Fai giovani): il parlamentare e ingegnere agordino Roberto Paganini; inaugurazione della ferrovia Bribano-Agordo; don Bruno Bersaglio; la villa di Paganini in riva al lago di Alleghe; uno scorcio di Margherita, in India.