Concludiamo con questa puntata il “viaggio” in Agordino per richiamare l’attività svolta e le opere compiute nella vallata sotto il regime fascista, dalle amministrazioni e dagli enti della provincia di Belluno. Il libro, edito il XXI aprile 1934, anno dodicesimo dell’“era” fu curato dal vice prefetto Carlo Riva per conto della Regia Prefettura e della Federazione provinciale fascista, e stampato nello stabilimento tipografico Panfilo Castaldi di Feltre. Riva esordiva dicendo che “Il resoconto di interventi effettuati è stato pubblicato in occasione della celebrazione del primo decennale del governo fascista “allorchè fu una gara, tra tutti gli enti istituti pubblici e privati, per dare con relazioni, statistiche, grafici eccetera la dimostrazione di quello che ciascuno, nella propria sfera d’azione, aveva saputo fare, operare, ordinare nei dieci anni decorsi sotto l’insegna del fascismo, seguendo le direttive del Duce della nuova Italia”. E precisava che fu allora che “sorse in me l’idea, sull’esempio di quanto in altre provincie era stato fatto, di raccogliere in un volume la documentazione dell’attività svolta durante il decennio, specialmente nel campo costruttivo e delle opere pubbliche, da tutte le amministrazioni statali e parastatali, da tutti gli enti della provincia di Belluno”. E’ sembrato – aggiungeva – ed a ragione, che questa nostra cara provincia potesse Non indegnamente figurare in quella gara diretta a dimostrare che ciascun ente ed istituto, in piena comprensione delle idealità fasciste, aveva assolto il proprio compito, aveva saputo tener bene il proposto posto e girare la propria ruota nella grande macchina della vita della nazione”. Di seguito quanto realizzato a Rocca Pietore, Selva di Cadore, Taibon Agordino e Voltago. ROCCA PIETORE. Nel 1925 (quarto dell’era): strada da Santa Maria delle Grazie a Caracoi Agoin larga 2,5 metri, pendenza media del 15 per cento: “E’ atta al transito con slitte e carreggio leggero; supera un dislivello di 263 metri, costo 99.226”. Acquedotto di Santa Maria delle Grazie: “Sorgente Rio Molin, quantità d’acqua al minuto secondo litri 1,20, tubazioni metri 929, un idrante, una fontana pubblica; popolazione servita 200, costo 24.000”. Anno 1926: “Acquedotto pei villaggi di Col-Condio, Capoluogo, Sorgente Col di Rocca; quantità d’acqua al minuto secondo litri 2,67, metri 1722 di tubazioni, 7 fontane pubbliche, popolazione servita, abitanti 990, costo 91.016”. Anno 1928: ricostruzione sul Ponte Rù di Rocca sulla strada Saviner-capoluogo, costo 8067”. Anno 1929: sistemazione strada fra Sorarù e Col di Rocca, costo 1800”. Anno 1930: ricostruzione tetto in lamiera zincata per la scuola di Sottoguda, costo 4990”. Anno 1931: sistemazione acquedotti di Laste di Sopra, Laste di Sotto, Le Coste, Le Grazie, Col dalla Roa, costo manodopera e provvista tubi e materiali 22.650. Riparazioni alla Malga Monteschiotta, costo 9000. Riparazioni al cimitero di Rocca, costo 1224. Sistemazione ponte alle Grazie, costo 13.289. Sistemazione ponte sul Cordevole, inghiaiamento generale strada Saviner-Sottoguda e riparazioni ad esse, 20.673. Provvista di nuovi banchi per la Scuola di Sottoguda, cisti 1.859. Anno 1932: sistemazione acquedotto di Sottoguda, costo manodopera e materiali 6475; Ricostruzione ponte longo ai Serrai di Sottoguda, costo manodopera e materiali 6475; riparazione Casere sulla Malga Valbona, costo 416. Sistemazioni strade ed acquedotti, costo 12.478. Demolizione di fienile nel centro del capoluogo e sua ricostruzione in altro sito; per pagamento indennità 34.926; allargamento curva sulla strada Saviner-Rocca, costo 4252; riduzione locali Scuola di Digoman, 1.400. Lavori di restauri nella chiesa monumentale di Rocca, 3.000”. SELVA DI CADORE. Nel 1923: Strada delle Crignole “importante per le comunicazioni tra il comune, i pascoli ed i boschi di alta montagna”, spesa 50.000. Anno 1925: Strada detta di Filippo, che riunisce direttamente alla frazione Capoluogo numerosi villaggi”, spesa 15.000: strada detta della Perazza: “Attraversante la frana di Santa Fosca. Congiunge la frazione di Landris alla strada provinciale”, spesa 28.000. Anno 1926: Nuovo cimitero di Santa Fosca: “Ha sostituito il vecchio inadatto ed insufficiente”, spesa 60.000. Anno 1927: Strada del Tronch: “Allaccia alla provinciale la frazione, spesa 11.000. Anno 1928: Allargamento piazza San Lorenzo: “Ha dato una nuova e signorile figura alla Piazza della frazione capoluogo di Selva togliendole quel primitivo carattere rustico e povero che non si addiceva certo più a questo comune, che va rapidamente avviandosi verso uno splendido avvenire nel campo turistico, sportivo e di villeggiatura”; spesa, comprese le espropriazioni, 70.000. Costruzione campo ginnico-sportivo: “E’ un magnifico e spazioso campo, di cui si sentiva, per l’educazione fisica dei giovani, l’assoluta necessità. L’opera è sostenuta da arditi muraglioni, eleganti e forti nell’assieme, e sorge in posizione bellissima”, spesa 45.000. Anno 1929: trasformazione di un edificio in fabbricato scolastico per la frazione di San Lorenzo: “L’edificio nuovo è stato fornito di aula coperta per la ginnastica, museo didattico, bagni, eccetera; spesa, compreso il costo dell’immobile 140.000. Anno 1930: Costruzione nuovo acquedotto comunale di Pescul: “Opera imponente ed importante perché ha risolto uno dei più annosi problemi del comune; sono stati posti in opera oltre 6500 metri di tubazione d’acciaio, fontane pubbliche 18, idranti per pompe d’incendio 33, spesa 330.000. Anno 1931: Sistemazione ponti della frazione di Pescul: “Servono alle comunicazioni fra le due sponde del torrente Fiorentina a circa 4 chilometri dalla sorgente; opere importanti per i bisogni interni dei frazionisti; spesa totale 45.000. Sistemazione di pascoli comunali di alta montagna con spesa di 108 mila; sistemazione della strada del Giau, che congiunge la Val Fiorentina a quella del Cordevole, a Cortina d’Ampezzo: “Opera importantissima dal lato turistico e da quello della valorizzazione dei prodotti locali, accorcia il percorso per Cortina di ben 15 chilometri in confronto a quello per Passo Falzarego”; spesa complessiva 600.000, metà a carico dello Stato e il resto di un Consorzio intercomunale appositamente costituito. TAIBON. Anno 1928: Strada di Soccol che porta dal capoluogo in prossimità dei tre abitati di Soccol, Campedel e Coste, lunghezza 500 metri, larghezza 2,50, costo 231.466; acquedotto comunale: “Serve gli abitanti di Forno di Val, Peden e Taibon capoluogo. Sorgente di vena in località Forno di Val da 4,5 litri al secondo, lunga 1000 metri”, costo 63.861,70. Macello comunale in località Peden con costruzione in muratura di un solo locale: 8.297,82. VOLTAGO. Anno 1923: costruiti 6 lavatoi a vasche, equamente suddivisi sul territorio, spesa 3.125. Anno 1924: piccole opere pubbliche e un tratto di conduttura per la fognatura 3.298; costruzione della strada comunale “Maliga-Vich” nel centro abitato di Frassenè, spesa 15.999. Anni 1925-26: tronco di strada Voltago-Rivamonte, costo 12.450; costruzione del cimitero a Frassenè in località discosta dall’abitato, spesa 78.875. Anno 1928: costruzione del cimitero di Voltago, costo 80.635; acquedotto a Frassenè “tenendo conto che qui affluiscono annualmente numerosi villeggianti”; tubature per 2500 metri, fontane pubbliche 9, costo 183.560. Anno 1929: costruzione del Palazzo municipale con spesa di 139.035. Anno 1930: sistemazione strada vicinale a Frassenè, spesa 1520. Anno 1932: costruzione del piccolo acquedotto in Digoman con spesa complessiva di 2350.
NELLE FOTO (riproduzione dal libro “La Provincia di Belluno in regime fascista” e dal libro “Un ricordo dall’Agordino” di Bepi Pellegrinon): Voltago in festa per il nuovo Palazzo Municipale; una vecchia panoramica del paese con i monti San Sebastiano, Tonier e Castello; la chiesa monumentale di Rocca Pietore; i Serrai di Sottoguda: una meraviglia della natura; visione di Selva di Cadore col Monte Nuvolao, 2700 metri; ponte rustico sul Cordevole a Listolade di Taibon.