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CANALE D’AGORDO Sabato 1 marzo, a Canale d’Agordo, i forestali che a vario titolo hanno collaborato con lui, ricorderanno, nel trentennale dalla scomparsa, la figura del dott. Battista Costantini, che nel periodo 1974-1995 fu capo del Dipartimento per le Foreste e l’Economia montana e Segretario per le Attività produttive del Settore Primario della Regione Veneto. Tecnici forestali e amministratori della montagna veneta non dimenticano l’impegno, la fantasia, l’energia profusa in quegli anni da Costantini. Dalla sistemazione del territorio dopo l’alluvione del 1966 al primo monitoraggio dello stesso attraverso i satelliti, Costantini è stato il motore di un continuo sforzo di crescita del settore forestale e dell’ambiente montano, con echi anche a livello internazionale. La sua creatura più importante è stata l’organizzazione del settore forestale regionale con il Dipartimento Foreste, i Servizi forestali provinciali, il Centro valanghe di Arabba e l’avvio delle previsioni meteo. Con sullo sfondo la legge regionale 52 del 1978: la legge forestale veneta, di cui Costantini fu padre e che è ancora vigente. Essa impegna la Regione a promuovere la difesa idrogeologica del territorio, la conservazione del suolo e dell’ambiente naturale, la valorizzazione del patrimonio silvo-pastorale, la produzione legnosa, la tutela del paesaggio, il recupero alla fertilità dei suoli depauperati e degradati, al fine di un armonico sviluppo socio-economico e delle condizioni di vita e sicurezza della collettività. Di qui il titolo dell’incontro di sabato 1 marzo: “Battista Costantini e la sua impronta sulle foreste e sulle montagne del Veneto”. Il programma della giornata prevede con inizio alle ore 10,00, presso la sala Zandò di Canale d’Agordo, i seguenti interventi: Orazio Andrich: “La matrice ancestrale: la selvicoltura e la pianificazione forestale”; Antonio Santocono: “La nascita della Direzione Foreste: l’innovazione e la ricerca in campo forestale”; Massimo Crespi: “Battista Costantini: un uomo per tutte le stagioni”; Guido Munari: “Una collaborazione interessante sul piano professionale ed umano”; Paola Berto: “L’approccio integrato alla difesa idrogeologica”; Paolo Zanetti e Flavio De Nicolò: “I legami con il CFS”; Orazio Andrich: “Le lezioni apprese per la gestione della Montagna – Conclusioni”. Alle ore 12,00 Santa Messa in suffragio, presso la Chiesa Arcipretale.
GRAZIE A PIERANTONIO ZANCHETTA PER IL VIDEO D’ARCHIVIO
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