BELLUNO L’ultimo numero di questo 2019 di “humilitas papa Luciani” periodico diretto da don Mario Carlin ed edito con la tipografia Piave dal centro di spiritualità che a Col Cumano di Santa Giustina, in provincia di Belluno, porta il nome del secondo pontefice bellunese della storia: Luciani, appunto, asceso sul trono di Pietro col nome di Giovanni Paolo I, pubblica, fra l’altro, un articoletto con foto per le “nozze di pietra” di quattro sacerdoti della Diocesi di Belluno Feltre, intitolato “65 anni di sacerdozio di don Pietro Bez” (divenne parroco di Longarone all’indomani della catastrofe del Vajont del 9 ottobre 1963 con duemila vittime, e guidò quella parrocchia per ben 16 anni, fino al 1979 – ndr.). Viene spiegato che il 25 luglio di 65 anni fa, nella chiesa di Santa Giustina venivano consacrati otto preti novelli: don Pietro Bez (canonico onorario della Cattedrale di Belluno), don Giuseppe Minella (Cappellano della comunità religiosa “Opus Mariae Reginae” a Santa Giustina), don Tarcisio Piccolin (Notaio del Tribunale ecclesiastico diocesano), don Lorenzo Dell’Andrea (tuttora vivi e vivaci) e poi don Aldo Barbon, don Mario Moretti, don Giuliano Dalla Sega, don Carlo Onorini (tornati al Signore)”. E si aggiunge la notizia che “Tre di loro si sono ritrovati al Centro Papa Luciani di buon mattino per celebrare insieme la messa giubilare: don Piero, don Tarcisio e don Giuseppe. Al loro rendimento di grazie si è unito quello della piccola comunità che ogni mattina a Col Cumano celebra le Lodi mattutine e l’Eucarestia”.
NELLE FOTO (da “humilitas papa Luciani” e archivio Renato Bona): i tre “coscritti” di sacerdozio durante la messa a Col Cumano, il loro “collega” don Lorenzo Dell’Andrea, per lustri, fra l’altro, direttore del settimanale L’Amico del Popolo”, docente e giornalista professionista.