Nel suo libro “Belluno”, edito nel 1977 per i tipi della tipografia Piave, lo scomparso scrittore Piero Rossi si è occupato anche, con una bella foto panoramica, della “Chiesetta di San Liberale di Pedeserva, sul bel colle verdeggiante, che domina la valle”. Precisando: “Il piccolo tempio è di antica origine e risale, sembra, almeno al 1348 (allora dedicato a S. Daniele), come cappella votiva in occasione di un grande terremoto e della susseguente pestilenza” e aggiungendo: “Recentemente all’interno sono tornati alla luce interessanti affreschi, vedasi in proposito: Ferdinando Tamis, “San Liberale di Pedeserva” estratto da L’Amico del Popolo, Belluno 1974”. Più dettagliato il sito telematico dolomitipark.it che annota: “Dalla frazione di Pedeserva, piegando a sinistra, si segue la strada per circa 1 km; abbandonata l’eventuale auto, sulla destra un breve sentiero in salita conduce alla chiesa. Localizzato a circa 4 km dal cento storico di Belluno, il sito è segnalato anche come tappa dell’itinerario tematico del Parco ‘Chiesette pedemontane’. Al di sopra degli insediamenti stabilmente abitati nel settore orientale della Val Belluna, sulle pendici del Monte Serva, la chiesa è posta su un piccolo poggio alla quota di circa 510 metri in area esterna al perimetro del Parco (nazionale delle Dolomiti Bellunesi – ndr.). Il manufatto occupa una posizione di eccellenza nel paesaggio e di massima visibilità dalla valle del Piave. In parte minacciato dalla recente crescita del bosco verso valle. Di contro, vi si gode di un incomparabile panorama”. Nella descrizione a cura dell’Ente Parco si sottolinea quanto all’epoca di costruzione che “è ante 1000 anche se notizie documentarie si hanno solo a partire dal 1578”. San Liberale viene descritto come “oratorio di impianto a croce latina, con cripta anulare ed abside sopraelevata. All’impianto altomedievale originario affiancata, a meridione, la sacrestia (XVI secolo). All’interno sono custodite preziose testimonianze artistiche. Elevato valore storico architettonico”. Ancora: “… In origine presentava tre altari dedicati rispettivamente a San Daniele profeta (a cui era consacrata la chiesa), il maggiore; ai Santi Rocco e Sebastiano e a San Liberale, i minori. L’interno è impreziosito da opere scultoree e pittoriche di vari periodi storici tra cui un sarcofago con frammenti di pluteo medioevali, tracce di ciclo pittorico del XV secolo, decorazioni e affreschi del XVI, un altare ligneo decorato del XVII… Nelle immediate adiacenze un tempo sorgeva un piccolo cimitero… lo spazio di pertinenza è caratterizzato da duplice terrazzamento sostenuto da un muretto in pietra a secco al centro del quale è collocata una stele funeraria”. La chiesa di San Liberale a Pedeserva – dodicesima tappa dell’itinerario tematico delle Chiesette pedemontane che si sviluppa lungo un percorso 110 chilometri di elevatissimo interesse storico, architettonico ed ambientale, di 110 chilometri fra Parco e pre-Parco, partendo da Passo di Croce d’Aune a Pedavena-Sovramonte per concludersi nelle vicinanze di Polpet di Ponte nelle Alpi – appartiene alla Parrocchia di Sargnano, è utilizzata saltuariamente per funzioni religiose; il fabbricato è in discreto stato di conservazione. E a questo proposito non va dimenticato il grande impegno profuso dallo scomparso agordino di Voltago Cherubino Miana un esperto ed appassionato del settore che si è prodigato al massimo, in ogni direzione, per il reperimento di contributi, sia in denaro che in lavori, indispensabili, per concorrere alla salvaguardia di San Liberale di Pedeserva, un patrimonio del quale i bellunesi tutti devono andare fieri.
NELLE FOTO (Riproduzione dal libro di Piero Rossi “Belluno”, Google, Renato Bona, Corriere delle Alpi): la veduta panoramica della zona di Pedeserva dove sorge l’antica chiesa di San Liberale; da lassù si può ammirare uno splendido panorama sulla Val Belluna; interno dell’edificio sacro; lo scomparso Cherubino Miana.