“Studi specifici hanno dimostrato che l’aspetto terapeutico legato all’alimentazione è in grado di ottenere risultati, sul controllo glicemico, superiori ad interventi farmacologici; in tutti i casi di potenziarne gli effetti, per cui ben vengano tutte le iniziative che portano conoscenza, innovazione e benefici in tal senso. Oggi a Castelfranco è stata aperta una nuova via in un settore nel quale finora, pur meritoriamente, le attenzioni si erano concentrate su altri problemi, a cominciare dalle intolleranze alimentari, mai sull’effetto degli alimenti e della corretta alimentazione sul diabete”.
Lo ha detto l’Assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, partecipando, oggi a Castelfranco Veneto (Treviso) alla presentazione del primo “menù a misura di diabete” mai pensato in Italia, realizzato dalla Fraccaro Cafè, collaborando al progetto “d1abfriend” promosso da Nastrino Invisibile Onlus, Associazione Trevigiana Giovani con Diabete, che vuole sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso il claim “Aiutaci a rendere il mondo a misura di diabete”.
Con Coletto, erano presenti il Sindaco di Castelfranco Veneto e Presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon, l’Assessore alla Sanità del Comune di Castelfranco Veneto Sandra Piva, la Dottoressa Sabrina Carraro, Vice Presidente di Assindustria Venetocentro – delegata di Territorio Castellana e il Dottor Giovanni Taliana, Presidente del Gruppo Alimentare di Assindustria Venetocentro, il Dottor Renato Grando, fiduciario Slow Food per l’Alta Marca Trevigiana. Per l’Associazione Nastrino Invisibile sono intervenuti il Presidente Stefano Palermo e Paola Tranquillo, responsabile progetti, affiancati dal management di Fraccaro Cafè.
Esprimendo l’augurio che iniziative simili si diffondano in tanti punti di erogazione di alimenti, Coletto ha sottolineato che “si tratta di rendere la vita migliore anche a tavola a oltre il 6% dei cittadini. Vale a dire che nel Veneto, il diabete colpisce circa 300.000 persone, fra le quali 7500-8000 di tipo 1( diabete giovanile, insulino-dipendente)”. L’incidenza , in Veneto, è sostanzialmente stabile nel tipo 1, con circa 200 nuovi casi all’anno, mentre nel tipo 2 ( dell’adulto, generalmente in sovrappeso e non insulino-dipendente) è in continua ascesa ed esordisce in circa 20.000 nuove persone all’anno.
“Un’alimentazione equilibrata – ha concluso Coletto complimentandosi con gli ideatori e i realizzatori di questo specialissimo menù – aiuta i portatori di diabete del tipo 1, il più grave, ma sarà anche utilissima per chi ha il tipo 2, non insulino dipendente, ma non meno collegato alla necessità di mangiare sano e consapevole”.