SANTA GIUSTINA SINDACO “CORAGGIOSO” APPOGGIA I RICORSI. UN PRECEDENTE GRAVE: DELEGITTIMA LA POLIZIA LOCALE.

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REDAZIONE: Riceviamo e volentieri pubblichiamo la replica agli articoli precedenti che riportiamo a margine.

di Subcommissario SULPL VENETO – Simone Maniero (foto)

Nell’era della generalizzata delegittimazione delle forze di polizia non poteva mancare il Sindaco paladino dei cittadini che “coraggiosamente” si oppone alla Polizia Locale del Comune che amministra. Con un intervento da eroe contemporaneo sui media locali, infatti, il Sindaco del Comune di Santa Giustina si “schiera” dalla parte dei cittadini sanzionati, dichiarando di non volersi “costituire in giudizio” contro i ricorsi presentati ad alcuni verbali per violazioni alle norme sulla circolazione. GRAVISSIMO, da parte di un Sindaco, DELEGITTIMARE L’OPERATO DELLA POLIZIA LOCALE, soprattutto quando si tratta chiaramente di una mossa da campagna elettorale. Per avere un quadro della situazione, si deve sapere che l’oggetto del contendere è una strada locale che secondo il Sindaco ed i cittadini sanzionati sarebbe privata, mentre secondo la Polizia Locale è una strada comunque ad uso pubblico alla quale deve essere applicato il Codice della Strada, com’è previsto. MA NON SOLO SECONDO LA POLIZIA LOCALE. A rendere il senso della serietà dell’intervento sulla stampa infatti si sappia che la Polizia Locale, prima di procedere a qualunque contestazione, ha chiesto anche il parere alla Polstrada (Polizia di Stato), che ha chiaramente condiviso l’applicabilità del C.d.S. in quel tratto. Avete capito bene! Ma, soprattutto, nel corso degli anni, la circolazione all’interno della via è stata disciplinata con ordinanze comunali, assunte proprio ai sensi del C.d.S. E, si… parliamo di “Via”… perché la strada ha pure un nome! Via Moro! Con tanto di cartello piazzato dall’Ente! Forse il Sindaco avrebbe dovuto informarsi meglio prima della sua uscita pubblica? Dovrebbe sapere infatti, (e questo lo può verificare chiunque) che la Polizia Locale di Santa Giustina non è solita “accanirsi” contro gli utenti della strada. Le sanzioni elevate dall’Ufficio, infatti, sono veramente poche e sempre molto oculate. Sottolineiamo poi, che è stato proprio chi risiede all’interno della Via a chiedere alla Polizia Locale di far rispettare le norme. Che si tratti di una mossa esclusivamente pubblicitaria lo si capisce anche dal fatto che il Sindaco, se veramente ritiene che le sanzioni siano state fatte erroneamente, potrebbe avanzare la proposta di farle annullare in autotutela. Invece, nonostante dichiari convintamente che le sanzioni sono illegittime, lascia che i cittadini vessati ricorrano al Giudice di Pace, costringendoli a pagare le spese e con il rischio di vedersi respinto il ricorso. A NOI NON SEMBRA UN ATTO COSÌ “CORAGGIOSO”! Ricorso che, parliamoci chiaro, seguirà la procedura prevista, con la Polizia Locale che farà comunque pervenire al Giudice di Pace le proprie controdeduzioni e le informazioni tecniche raccolte, non essendo per nulla necessaria la “costituzione in giudizio” del Comune. Resta quindi del tutto incomprensibile (o quasi) l’intervento sulla stampa del Sindaco per qualcosa che attiene alla normale prassi quando si parla di verbali al Codice della Strada, ossia la facoltà del trasgressore di far valere le proprie ragioni proponendo ricorso nei modi e nei termini previsti.

IL SINDACO IVAN MINELLA RISPONDE

Ho letto con curiosità dalla stampa locale l’intervento del Sindacato Unitario Lavoratori di Polizia locale sulla non costituzione in giudizio dell’amministrazione comunale in merito alle sanzioni per violazione del codice della strada. Le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi non volevano in alcun modo denigrare l’operato della nostra Polizia Locale, ma semplicemente spiegare come la decisione di questa amministrazione di non costituirsi in giudizio sia una scelta che spesso le amministrazioni si trovano a fare in circostanze analoghe e pertanto non vuole rappresentare un disconoscimento dell’operato del nostro Comando. Ci rimettiamo fiduciosi al giudizio oggettivo del giudice, per dirimere una complicata questione che necessita di valutazioni tecniche e non politiche.

ARCHIVIO RADIOPIU

IL COMUNE NON INTENDE AFFIANCARE LA POLIZIA LOCALE DAL GIUDICE DI PACE, PERALTRO A SPESE DEL CITTADINO

SINDACI CORAGGIOSI e dalla parte del cittadino

IL SINDACO IVAN MINELLA SI DISSOCIA DALLE INIZIATIVE DELLA POLIZIA LOCALE, SPACCATURA TRA COMUNE E AGENTI, PRECEDENTE IMPORTANTE.

REDAZIONE Capita spessi di parlare con i sindaci circa l’operato degli agenti di Polizia locale, ma capita spesso di sentirsi rispondere “siamo due parrocchie diverse, loro lavorano e noi assistiamo senza intervenire”. Ma a Santa Giustina il sindaco Ivan Minella non ci sta. Con una decisione importante il primo cittadino ha deciso che con l’amministrazione non si costituirà in giudizio davanti al giudice di pace a fianco della propria polizia locale, nel ricorso aperto dai cittadini che contestano tre multe elevate in via Moro lo scorso anno. Quindi Ivan Minella manda a dire alla Polizia locale dalle colonne del giornale Corriere delle Alpi_ “Non siamo d’accordo con quelle sanzioni comminate su una via da sempre privata che non esiste nemmeno sulle carte quanto a uso pubblico». La scelta è stata formalizzata dall’amministrazione del sindaco Ivan Minella con una delibera di giunta. (MM)