BELLUNO La Lega Città di Belluno con i rappresentanti Paolo Luciani e Luciano Da Pian, dopo l’ultimo consiglio comunale, entrano in merito alla questione dello scarso organico negli ospedali della provincia. “In generale viene lamentata la perdurante e crescente difficoltà a ricoprire l’organico medico di tutto l’ospedale di Belluno e degli ospedali nodi di rete di Agordo e Pieve di Cadore. Chiediamo: dov’è la novità? Il tema è ben noto negli effetti e nelle cause, tant’è che il problema è stato più volte sollevato sin dal 2016 (carenza di ginecologi a Pieve) e la Regione Veneto ha infatti inserito possibili rimedi sia nella piattaforma di negoziato per l’autonomia regionale sia nella proposta di patto della salute condiviso dalla Conferenza delle regioni” dicono Luciani e Da Pian. “Chiediamo al Sindaco di farsi portavoce presso il governo affinché aumenti il numero di specialisti attraverso l’incremento del numero di accessi alle Scuole di specialità, drammaticamente ridotto dai Governi degli ultimi 8 anni e solo a seguito dell’emergenza Covid 19 incrementato quest’anno e autorizzi una contrattazione regionale nella sanità e un riconoscimento economico per i medici che venissero a lavorare in territori disagiati, la montagna in primo luogo” Ricordano inoltre che l’Ulss Dolomiti ha esperito tutti gli strumenti disponibili per assumere personale medico di molte specialità, reiterando più e più volte bandi ed avvisi di ricerca, con esiti molto spesso insoddisfacenti. Pediatria, ginecologia, medici dell’urgenza-emergenza in primo luogo, per poi allargare le difficoltà a oculistica, dermatologia, neurologia. Questi i reparti che segnalano con carenze i rappresentanti della Lega. “Riteniamo doveroso ricordare che l’attivazione della UOC di chirurgia vascolare è stata avviata con la delibera di indizione della procedura di selezione del Direttore il 24 settembre scorso, che sono state richieste le autorizzazioni ad assumere la conseguente équipe di chirurghi vascolari, che la convenzione per la gestione della Neurochirurgia con l’Ulss 2 Marca Trevigiana è attiva e la possibilità di estendere il range del servizio dipende dalla disponibilità di neurochirurghi nella UOC trevigiana. Quando il loro organico sarà potenziato rispetto alla situazione attuale sarà possibile incrementare l’offerta presso l’Hub bellunese comprendendo anche la neurochirurgia di urgenza e non solo il programmato – continuano Luciano e Da Pian – che la lamentata “riduzione di eccellenze e fughe di professionisti” dipende da una dinamica normale ed è accentuata dalla ripresa delle assunzioni da parte delle regioni fino a poco tempo orsono in commissariamento ovvero da scelte riconducibili a motivazioni personali e pensionamenti, che i casi lamentati quali la partenza di un valido oculista specializzato in interventi di patologia pediatrica sono già stati chiaramente motivati dall’interessato e non hanno a che fare con i motivi prospettati ed analoghe motivazioni personali sono alla base della scelta del primario di cardiologia, che la ventilata “strategia aziendale” incapace di vedere e valorizzare le competenze presenti in azienda non ha certo fondamento se non nella visione personale e del tutto soggettiva di alcuni operatori“. La Lega Città di Belluno invita dunque il Sindaco Jacopo Massaro, nel suo ruolo di presidente della conferenza dei sindaci, che si adoperasse affinché le energie politiche dell’area montana si focalizzassero sempre più per creare situazioni ambientali locali favorevoli per la permanenza di medici e personale sanitario. “Su questi temi la Lega c’è nella convinzione che la nostra sanità comunque è d’eccellenza e che solo con una sempre più stretta collaborazione con la Regione Veneto, e non nel perseguire sterili polemiche, si potranno trovare quelle risposte utili ad essere sempre più vicini ai bisogni della nostra comunità” concludono Luciani e Da Pian