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BELLUNO/TREVISO Oggi, venerdì 8, si è registrata un’adesione straordinaria allo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale, indetto dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisl e Ugl per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da un anno. Nella provincia di Treviso ha aderito il 96% dei lavoratori e delle lavoratrici del settore, mentre nel Bellunese la partecipazione ha raggiunto una media dell’80%, con picchi fino al 100% in entrambi i territori. Una nutrita delegazione della Fit Cisl territoriale ha partecipato alla manifestazione tenutasi a Roma davanti al Ministero dei Trasporti. “Lo sciopero – sottolinea Stefano Bergamin della Fit Cisl Belluno Treviso – è stato proclamato per chiedere il rinnovo del contratto nazionale scaduto da un anno, per ottenere migliori condizioni di lavoro, garanzie sulla sicurezza di autisti e controllori, e una migliore conciliazione tra vita e lavoro. Vogliamo promuovere una profonda riforma del settore, che garantisca un servizio pubblico di qualità da offrire alla cittadinanza, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale. Il nostro obiettivo è trovare soluzioni per i lavoratori del settore e rispondere al bisogno di mobilità pubblica della popolazione. Da oltre 15 anni, il sistema di finanziamento del settore, erogato tramite il Fondo Nazionale del Trasporto Pubblico Locale, ha subito ingenti tagli, oltre ai mancati adeguamenti al tasso di inflazione. Le Regioni, salvo rare eccezioni, non hanno sostenuto i trasporti pubblici, né adottato politiche di settore mirate”. “Abbiamo assistito – prosegue Bergamin – alla riduzione dei servizi, al calo del potere d’acquisto dei salari, al peggioramento delle condizioni lavorative e all’aumento esponenziale delle aggressioni al personale. Questo rende difficile trovare nuovi autisti, che sono spesso intimoriti dalle aggressioni; nel Bellunese, queste sono state finora ‘solo’ verbali, ma non vanno sottovalutate, mentre nel Trevigiano sono all’ordine del giorno. Finché non si restituirà dignità al trasporto pubblico locale attraverso il rinnovo del contratto e il ripristino dei fondi nazionali, la situazione non potrà che peggiorare”.
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