PIEVE DI CADORE Claudio Zordan, 59 anni, vicentino di Castelgomberto ma residente a Casale sul Sile è morto dopo essere scivolato lungo il sentiero numero 334 Rio i Cornon che porta al bivacco Caimi. L’uomo è stato ritrovato a circa 40 metri da dove è scivolato, la morte è stata istantanea per i terribili traumi. Sul posto i Carabinieri di Vigo di Cadore, Guardia di Finanza, Suem e Soccorso Alpino. E’ stato ritrovato verso l’1.30. Le ricerche erano partite in serata, dopo l’allarme dato dai famigliari, l’ipotesi più probabile è che sia scivolato su un tratto ghiacciato. La salma è stata recuperata solo questa mattina per evitare rischi ai soccorritori durante le ore di buio.
DAL SOCCORSO ALPINO: Parlando col gestore della Baita Pian dei Osei – che aveva parlato con lui la mattina verso le 8 e, vedendo l’auto ancora parcheggiata, aveva fatto scattare l’allarme – e con la figlia dell’uomo, andata a cercare sul computer del padre eventuali destinazioni in montagna in evidenza, i soccorritori hanno capito la sua probabile meta: il Bivacco Caimi, in Valle del Cornon, Campolongo, percorrendo il sentiero numero 334. Una squadra si è quindi incamminata e dopo una ventina di minuti un soccorritore ha notato le tracce di una scivolata dal sentiero. Attrezzata la calata, i tecnici sono scesi lungo il pendio di neve dura per un centinaio di metri, poi da un salto di 40 per seguire ancora il pendio per altri 50 metri, finché non si sono imbattuti nel corpo senza vita dell’escursionista. Dal momento che il recupero notturno del corpo sarebbe stato impegnativo e rischioso, in accordo con la magistratura, questa mattina l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha provveduto ad imbarcare la salma, dopo aver caricato a bordo un soccorritore della Val Comelico e uno del Sagf in supporto alle operazioni e per i rilievi del caso. Sbarcati con un verricello di una trentina di metri, i soccorritori hanno affiancato il tecnico di elisoccorso nelle manovre.