COLLABORAZIONE TRA GUARDIA DI FINANZA E COMUNE DI AURONZO DI CADORE
BELLUNO I finanzieri, in sinergia con la Polizia Locale, l’Ufficio Tributi e l’Ufficio Anagrafe del Comune di Auronzo di Cadore, hanno passato al setaccio centinaia di nominativi di persone formalmente residenti, concentrandosi su quelle che presentavano maggiori alert di rischio, quali anomali consumi di energia elettrica, acqua e gas o l’assenza dalle abitazioni, riscontrata a seguito di numerosi e ripetuti sopralluoghi, svolti dal personale della Guardia di Finanza e dalla Polizia Locale, in periodi e orari diversi.
I “furbetti”, la maggior parte originari della provincia di Venezia e dell’Emilia-Romagna, hanno acquistato le seconde case spostando la residenza di almeno un componente della famiglia al fine di non pagare l’Imposta Municipale Propria (IMU), beneficiare di sconti sui mutui per la prima casa, avvalersi di tariffe vantaggiose per energia elettrica, acqua e gas nonché, nel recente passato, aggirare le disposizioni sul lockdown. Tutti i quarantadue “falsi residenti” non hanno mai presentato al Comune la dichiarazione IMU e molti di essi non hanno nemmeno indicato gli immobili nella dichiarazione dei redditi Le violazioni già contestate dalla Guardia di Finanza (indagini che proseguono) hanno permesso di recuperare a tassazione 50.662 euro e garantito al Comune di Auronzo di Cadore di recuperare 133.063 euro per omesso versamento dell’IMU.