BELLUNO Alcuni detenuti del carcere di Belluno si sono resi meno pesante la pena cercando un contatto con il mondo esterno attraverso il telefono cellulare, ovvero contravvenendo a qualsiasi legge e logica carceraria. Tredici ne sono stati sequestrati di telefoni all’interno della casa circondariale ma il tragicomico è il racconto delle indagini iniziate in seguito ad un sms inviato da Baldenich ma finito nel telefono sbagliato, ovvero di un bellunese che dopo aver letto “Non vedo l’ora di uscire da questo maledetto carcere per poterti abbracciare e augurarti di persona un felice 2019” si è recato dai Carabinieri del nucleo investigativo di Belluno. Gli uomini dell’Arma hanno presto chiuso il cerchio, la sim del messaggio galeotto era intestata ad una donna parente di un detenuto del carcere di Belluno.
Il dottor Marco Faion, pubblico ministero titolare dell’indagine con la collaborazione dei Carabinieri ma anche delle forze di polizia del carcere, ha ordinato una perquisizione delle celle che ha dato esito negativo. La tecnologia ha però dimostrato il contrario, un notevole traffico telefonico in diversi momenti della giornata anche con i detenuti nelle loro celle. Con precise triangolazioni tecniche sono stati incrociati i numeri chiamati, le relazioni tra parenti e reclusi, gli spostamenti di cella, fino ad individuare tre celle dove erano occultati i telefoni cellulari. Dopo aver rimosso anche delle piastrelle sono stati ritrovati 8 cellulari, 5 mini cellulari di 6 centimetri e 5 schede sim. La perquisizione ha permesso inoltre il sequestro di 10 grammi di hashish in 10 dosi che ha portato alla denuncia in stato di liberà di un trentenne (S.D.H.) del Salvador.
I Carabinieri hanno inoltre ricostruito un probabile sistema che ha permesso l’introduzione di apparecchiature elettroniche in carcere: durante gli orari di visita i parenti approfittando di controlli meno rigidi nei confronti dei minori hanno probabilmente nascosto il materiale nei loro abiti. I telefoni cellulari sono stati ritrovati in un vano del muro rivestito di mattonelle, il collegamento telefonico assicurato dai mini cellulari via bluetooth facilmente occultabile nella cella, uno di questi era nascosto nella saponetta.