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BELLUNO In seguito all’agitazione sociale causata dalla notizia di un presunto “finto genitore” che avrebbe cercato di prelevare uno studente da una scuola a Mel, è importante rassicurare che l’incidente non è avvenuto come riportato. Dalle indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Feltre e della Stazione di Mel, è emerso che nessun genitore, né “finto genitore”, ha tentato di prelevare indebitamente uno studente dalla scuola. L’equivoco è stato generato da una coincidenza di nomi tra due studenti, entrambi chiamati “Maria,” con cognomi molto simili. Questo malinteso non può essere attribuito a nessuno in particolare, poiché tutte le persone coinvolte hanno tempestivamente segnalato l’incidente alle autorità, permettendo l’avvio immediato delle indagini. Per chiarezza, uno degli studenti sarà chiamato “Maria Rossi,” uno studente della scuola media che aveva il permesso di uscire prima da scuola ed è effettivamente uscito. L’altro sarà chiamato “Maria Rocci,” uno studente della scuola elementare per il quale si era erroneamente supposto un tentativo di prelevamento. Durante l’orario di ricreazione, il genitore di “Maria Rossi” ha chiesto l’uscita dello studente, ma a causa della confusione generata dal transito degli studenti, il collaboratore scolastico ha frainteso la richiesta, pensando si trattasse di “Maria Rocci.” Entrambi gli studenti erano nella stessa classe e sezione, ma uno delle medie e l’altro delle elementari, aumentando l’equivoco. Il collaboratore ha quindi invitato a scendere “Maria Rocci,” che era nella stessa classe fittizia delle elementari, mentre “Maria Rossi” è uscita accompagnata dalla propria insegnante. Quando il collaboratore è tornato, il genitore di “Maria Rossi” non c’era più, scatenando l’allarme. Dopo approfondite indagini e l’ascolto di numerosi testimoni, i Carabinieri hanno ricostruito l’accaduto, rintracciando il genitore di “Maria Rossi” e confermando la dinamica degli eventi senza dubbi.
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