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Otto anni fa…già si parlava di settimana corta alle scuole medie di Agordo. Sembrava cosa fatta: “La scuola media “Antonio Pertile” di Agordo si avvia verso l’adozione della settimana corta, con lezioni distribuite su sei giorni senza rientri pomeridiani, come già avviene in altre scuole del territorio. Il sondaggio tra i genitori ha visto un’ampia partecipazione (96%), con una maggioranza favorevole alla proposta dei docenti (157 voti a favore, 143 contrari, 34 astenuti).
ECCO L’ARTICOLO DI ALLORA
DI MIRKO MEZZACASA
Il futuro della scuola media “Antonio Pertile” di Agordo è la settimana corta, con il sabato libero, come già avviene nelle scuole primarie della Conca e all’Istituto Comprensivo di Cencenighe. Anche se il compito di deliberare spetta esclusivamente al consiglio d’istituto, che avrà l’ultima e insindacabile parola, i genitori hanno già espresso la loro opinione nel sondaggio proposto dalla scuola: sì alla settimana corta con sei ore giornaliere e nessun rientro pomeridiano, evitando così il problema della mensa. Si tratta della proposta avanzata dai docenti, sposata dalla maggior parte dei genitori che hanno partecipato in massa al sondaggio, con una percentuale del 96%, ovvero quasi la totalità, esclusi gli ammalati e coloro che si trovavano fuori Agordo, anche per la vicinanza con le festività natalizie. La proposta più votata è passata per un pugno di voti, ma molti genitori hanno comunque commentato di essere favorevoli alla settimana corta con un rientro pomeridiano, come accade nell’Istituto Comprensivo di Cencenighe. Il dirigente scolastico Bernardino Chiocchetti (FOTO) ha sottolineato che la scelta della settimana corta con sei ore giornaliere è stata quella maggiormente sostenuta dai genitori. Questi i numeri del sondaggio: 157 favorevoli, 143 contrari, 34 astenuti. Nel marzo 2016, una precedente indagine aveva comunque premiato la settimana corta con rientro pomeridiano: 293 favorevoli, 49 contrari. “Spetterà al consiglio d’istituto – dichiara Chiocchetti – prendere la decisione finale alla luce della volontà espressa dai genitori. Ha votato una percentuale altissima, superiore a tutti i precedenti sondaggi. Il percorso è stato lungo, ora i rappresentanti del consiglio d’istituto analizzeranno le varie proposte avanzate dai genitori e prenderanno una decisione”. Le 18 persone del consiglio d’istituto, elette nel novembre 2015, dovranno quindi assumersi la responsabilità della scelta senza esitazioni. I genitori auspicano che la decisione venga presa il prima possibile, così da potersi organizzare per il prossimo anno scolastico. Per ora, dal consiglio d’istituto arriva solo l’invito ad attendere. “La risposta al sondaggio è stata positiva e già questo è un successo – afferma Solange De Col, presidente del consiglio d’istituto –. Abbiamo letto molte opinioni dei genitori, che ora ci riserviamo di analizzare con calma. Una volta presa la decisione, sarà nostra cura comunicarla ai genitori e a chi di competenza”.
16 GENNAIO 2017
Il Consiglio d’Istituto della scuola secondaria di Agordo “Antonio Pertile”, presieduto da Solange De Col si riunirà domani alle 18 per valutare l’esito del sondaggio, o meglio per prendere atto che per la seconda volta in due anni i genitori hanno detto che vogliono la settimana corta, la maggioranza desidera che gli studenti come già succede per altri figli alle scuole primarie, al sabato possano riposare. I 18 rappresentanti del consiglio d’Istituto hanno già ricevuto un documento con il quale i genitori chiedono venga presa una decisione per non rischiare un ulteriore rinvio, da uno all’altro passa sempre un anno scolastico. “Noi che siamo per la settimana corta con il sabato libero – dice una mamma – vorremmo che almeno si provasse, diamo inizio ad un nuovo percorso e se ci sarà la necessità di intervenire con modifiche lo si potrà sempre fare. Sono due anni che si gira e si rigira la frittata queste lungaggini non ci piacciono e prima che i nostri figli finiscano il corso di studi, vorremo uno straccio di risposta alle nostre democratiche richieste”.
C’è malumore tra i genitori, perché questo secondo secondo sondaggio ha creato confusione. Un anno fa il dirigente Bernardino Chiocchetti aveva convocato i genitori in sala Don Tamis e in tanti erano accorsi ad ascoltare gli esperti della settimana corta, quella con il rientro pomeridiano, quella che piace a genitori e docenti del comprensivo di Cencenighe che l’hanno messa in pratica da tempo. Un modello che anche ad Agordo nel primo sondaggio era stato apprezzato: su 345 interpellati, 293 favorevoli, 49 contrari e 3 astenuti. ma nemmeno questo è stato sufficente ai membri del consiglio d’istituto per decidere. Dopo il dibattito il colpo di scena, la proposta dei docenti con un aumento di orario mattutino a 6 ore senza alcun rientro pomeridiano, inizio delle lezioni anticipato di almeno 4 giorni rispetto al calendario scolastico regionale. Di qui un nuovo sondaggio con non tutti i genitori informati, ecco il perché gli “astenuti” diventano 34 peraltro con precise richieste di chiarimenti che confermano quanto non fossero a conoscenza delle novità introdotte. Il secondo sondaggio ha dato di nuovo esito favorevole alla settimana corta anche se con numeri molto più risicati:157 si,143 no e 34 astenuti.
Mirko Mezzacasa

“Se durante l’incontro del consiglio d’Istituto di mercoledì alle scuole di Agordo è stata detta o udita la parola “illegalità” circa la settimana corta all’istituto comprensivo di Cencenighe (FOTO), non l’ho certo pronunciata io”. Lo chiarisce Bernardino Chiocchetti dirigente scolastico ad Agordo, ma da quest’anno anche al comprensivo di Cencenighe. Il dirigente non concorda con quanto riportato dai genitori a margine dell’incontro di metà settimana, per questo precisa: “Piuttosto nel corso dell’incontro di mercoledì ad Agordo con i membri del consiglio d’Istituto ed al quale hanno partecipato anche dei genitori, ho solo ribadito le perplessità su questo orario che aveva avuto modo di esprimere Fernando Cerchiaro, già dirigente scolastico, dirigente tecnico all’Usr Veneto e responsabile per le politiche giovanili dell’Usr Veneto, presente ad Agordo la scorsa primavera ad un dibattito sul tema”. L’ultimo sondaggio non ha aperto le porte alle settimana corta con il sabato libero, il risultato è ben diverso da quello della primavera quando il sondaggio “non ufficiale” che aveva riscosso l’85 per cento dei consensi (293 a favore, 49 contrari) con soli 3 astenuti.
“Questa seconda proposta con le 6 ore e nessun rientro – dice il preside Chiocchetti – è meno allettante e lo si è visto dalla percentuale di favorevoli ben diversa dal primo sondaggio (157 si,143 no e 34 astenuti), ma non è possibile fare altrimenti se non prevedendo 2 rientri a settimana , ma bbiamo l’impressione che la maggior parte dei genitori non condivida quesa opportunità”. All’Istituto Comprensivo di Cencenighe la settimana corta da tempo è però un successo. “E’ stata scelta – conclude Chiocchetti – una formula a se’ stante, calibrata sulle caratteristiche dell’Istituto Comprensivo di Cencenighe, tra le motivazioni anche il mancato assestamento del personale docente, problema che ad Agordo non c’e’. Il risultato di oggi a Cencenighe sono 6 anni di lavoro, di cambiamenti nel tempo necessari per un assestamento d’orario”
Mirko Mezzacasa
27 APRILE 2016

Il dirigente scolastico Bernardino Chiocchetti dà seguito alla discussione sulla settimana corta alle medie di Agordo convocando i genitori per lunedi alle 18 in sala convegni Don Tamis. “L’obiettivo della riunione – dice il preside Bernardino Chiocchetti – è pervenire ad una maggiore informazione in ordine alle modalità che possono garantire le condizioni più adeguate per favorire il migliore sviluppo della persona”. Un sondaggio a larga maggioranza propende per una scuola chiusa al sabato, il consiglio d’Istituto ha espresso opinione opposta. Di qui la decisione di parlarne con degli esperti, lunedi interverranno: Fernando Cerchiaro responsabile politiche giovanili; Gina Doro, già dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Quero che ha attivato la settimana corta; Emilio Guerra, già dirigente scolastico alla media Nievo di Belluno; Cesarina Xaiz, psicomotricista a La Valle Agordina. I relatori presenteranno le loro esperienze e risponderanno alle domande. Il comprensivo di Agordo è articolato in 4 scuole d’infanzia, 6 scuole primarie e 1 scuola secondaria di I grado. Le scuole per l’infanzia da sempre hanno il sabato libero. Nelle scuole primarie, La Valle Agordina ha anticipato gli altri plessi attivando per prima il sabato libero, si sono poi aggiunte le scuole di Voltago, Gosaldo e Rivamonte, Agordo e Taibon sono passate alla settimana corta in seguito alla decisione presa dal Consiglio d’Istituto nella primavera del 2012. La nuova scansione è diventata operativa dal 2013, il corrente anno scolastico è il terzo con il sabato libero anche alle scuole primarie di Agordo e di Taibon. Per le medie la richiesta del sabato libero è stata avanzata al consiglio d’istituto nell’aprile 2012 (presidente Giorgio Mezzacasa) senza ottenere risposta, tre anni dopo il consiglio non ha preso nemmeno posizione (presidente Fabio Trevisan) pur difronte a una lettera firmata da 35 genitori. Quest’anno le sollecitazioni sono continuate fino alla presentazione del recente sondaggio. In ogni caso per il prossimo anno scolastico non ci saranno cambiamenti.
Mirko Mezzacasa
ieri alla radio
SCUOLA MEDIA DI AGORDO: PROPOSTA DI NUOVO ORARIO, I GENITORI PROTESTANO
L ‘impressione è che stata già presa una decisione a discapito delle famiglie che non sono interessate. “Quando ci siamo iscritti a scuola ci è stato proposto un’orario e ci siamo organizzati in base a quello”.
AGORDO Cresce il malcontento tra i genitori della scuola media di Agordo dopo la proposta avanzata dal Consiglio dei rappresentanti dei Genitori in Consiglio di Istituto di modificare l’orario scolastico. La proposta prevede un nuovo modello orario dalle 7.45 alle 13.45 con due pause e la chiusura del sabato. Secondo i genitori contrari, la decisione sarebbe stata presa senza un’adeguata consultazione: non sarebbe stato effettuato alcun sondaggio né tra le famiglie né con la scuola stessa. “Non si capisce di cosa si siano fatti portavoce”, si legge nella lettera inviata alla testata Radio Più, “probabilmente dei loro interessi”. Molti genitori sottolineano che un’alternativa per chi desidera il sabato libero già esiste presso la scuola di Cencenighe e che la modifica dell’orario potrebbe creare problemi organizzativi alle famiglie. Inoltre, desta preoccupazione il fatto che i ragazzi potrebbero restare senza sorveglianza in attesa dei mezzi pubblici, dato che tra la fine delle lezioni e le corse dei bus possono passare oltre 20 minuti. “Siamo preoccupati che i genitori si facciano prendere dell’enfasi del sabato libero senza considerare che 6 ore di scuola siano pesanti considerando studio e impegni sportivi” Viene chiesta maggiore trasparenza da parte della scuola: i genitori si aspettavano una comunicazione più chiara dal dirigente, soprattutto riguardo alla possibilità di adottare un modello più flessibile.