BELLUNO Creare una rete di prevenzione e “protezione” degli studenti bellunesi dal fenomeno del consumo e spaccio di stupefacenti: è questo l’obiettivo fissato nel corso della riunione che si è tenuta oggi a Palazzo dei Rettori per definire le modalità attuative dell’operazione, lanciata a livello nazionale dal Ministero dell’Interno, denominata “Scuole Sicure”. All’incontro, promosso dal Prefetto Francesco Esposito, hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle Forze di Polizia, i Sindaci di Belluno e Feltre e il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale. L’analisi del fenomeno in provincia ha confermato l’esigenza di rafforzare ulteriormente la collaborazione istituzionale sul tema, coinvolgendo direttamente i giovani. Seppur in un quadro che non desta – in termini numerici – particolare allarme, le statistiche dell’ultimo biennio mostrano infatti un incremento del numero delle segnalazioni di consumatori di droga fatte dalle Forze di Polizia al Nucleo Tossicodipendenze della Prefettura (nel corso del 2018 sono arrivate 128 segnalazioni, con un aumento di circa il 26% rispetto all’anno precedente), nonché dei reati connessi alla produzione e traffico di stupefacenti. Particolare attenzione sarà dedicata ai minori, che rappresentano il 15% del totale delle persone segnalate, e per i quali, spesso, il consumo di droga, per lo più cannabis, avviene in gruppo e in luoghi di ritrovo all’aperto divenendo così un fattore, negativo, di socializzazione. Per questo motivo, già nei prossimi giorni, le Forze di Polizia eseguiranno una serie di controlli mirati, anche con l’ausilio di unità cinofile, nei pressi degli Istituti scolastici e delle aree di maggiore aggregazione giovanile. Inoltre, si è deciso di mettere in rete le varie iniziative presenti sul territorio, come quelle del Comune di Belluno nell’ambito del progetto degli educatori di strada, che punta a creare un rapporto paritario tra operatori e ragazzi per favorirne il confronto e l’ascolto, o come quelle promosse dall’Ufficio Scolastico Territoriale con l’istituzione dei referenti di legalità nelle scuole. L’obiettivo condiviso è quello di accompagnare il potenziamento dei controlli da parte delle Forze di Polizia con l’avvio di un percorso che punti a rafforzare la consapevolezza sul fenomeno. A tal fine, oltre all’istituzione, presso la Prefettura, di un tavolo di coordinamento delle azioni di prevenzione, sarà realizzato un circuito informativo tra Prefettura, Ser.D della Ulss, Referenti Legalità delle scuole ed Educatori di Strada. Intercettando tempestivamente i segnali di disagio provenienti dai ragazzi, sarà così possibile indirizzarli verso professionalità in grado di comprenderne le esigenze e fornire loro tutto il supporto necessario.
“Per quanto ci sforziamo di reprimere e condannare – ha dichiarato il Sindaco di Belluno Jacopo Massaro – sappiamo perfettamente che la gran parte dei problemi possono essere risolti soltanto attraverso l’educazione. La scuola fa la sua parte, le famiglie anche, ma riteniamo che il Comune debba impegnarsi ulteriormente e per questo abbiamo attivato il progetto dell’educativa di strada che consiste in un progetto di educazione e di ascolto dei ragazzi negli spazi di aggregazione della loro vita quotidiana. Abbiamo adesso deciso di ampliare questa visione portando gli educatori anche all’interno delle scuole, per meglio coordinarsi con le attività degli insegnanti, dell’Azienda Sanitaria e della Prefettura”. “Le Istituzioni hanno deciso, ancora una volta, di lavorare insieme– ha sottolineato il Prefetto Francesco Esposito – proponendo un programma di attività che, attraverso i controlli delle Forze di Polizia e altre iniziative di sensibilizzazione, punti a far crescere nei giovani la consapevolezza che l’uso di droghe produce un danno grave per la salute del singolo consumatore e per l’intera società. Bisogna ricordare sempre che i traffici di sostanze stupefacenti alimentano un enorme giro d’affari che arricchisce e rafforza la criminalità organizzata. Solo abbinando ai controlli la prevenzione possiamo entrare in contatto con ragazzi e genitori, cui vanno date le giuste opportunità per conoscere meglio i rischi e le insidie legati al consumo di droga e ottenere risultati concreti in modo da ridurre il numero dei giovani che si avvicinano al mondo degli stupefacenti. ”.