AGORDO Diego Favero il capo del Soccorso Alpino, Giorgio Farenzena “Pante” della sciagura accaduta al loro amico Guido Pagani lo hanno saputo nella notte ed è iniziato il momento dei ricordi. Guido era un esperto alpinista, con gli amici agordini aveva girato tra nevi e Dolomiti Agordine come confermano gli scatti dall’album fotografico di Giorgio Farenzena, Valente alpinista aveva concluso importanti spedizioni extra europe sull’Everest, in Aconcaua, Patagonia, Cho Oyu. Dagli amici del Cai, Soccorso Alpino e amanti della montagna l’ultimo saluto con l’abbraccio alla famiglia Pagani.
PRIMA EDIZIONE, DELLE 9.33
FALCADE Ieri sera verso le 23 il Soccorso alpino della Val Biois è stato allertato a seguito della richiesta di una donna, il cui marito era partito al mattino per una gita di scialpinismo e non era più rientrato. La moglie non sapeva esattamente dove fosse diretto e il cellulare suonava libero senza risposta. Una squadra ha iniziato a visionare i parcheggi delle partenze usuali con gli sci e ha rinvenuto la macchina di Guido Pagani, 69 anni, di Agordo (BL), in località Zingari Bassi, in direzione Passo San Pellegrino. Lì, chiedendo, i soccorritori hanno appurato che lo sciatore era stato visto partire alle 9.30. Una squadra ha iniziato subito la salita, mentre un’altra si è portata alla fine del tracciato, verso Col Margherita, con la motoslitta messa a disposizione dagli Impianti Falcade per avviare la ricerca dall’alto. Ed è stato uno dei soccorritori, sceso dal mezzo, a ritrovare attorno a mezzanotte e mezza il corpo senza vita dello sciatore che, in fase di salita, era stato purtroppo colto da malore. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata imbarellata e trasportata al Passo per essere affidata al carro funebre. Guido Pagani, tecnico in termoidraulica, nome noto in ambito Cai e talentuoso alpinista, abitava nella zona del Col di Foglia, lascia la moglie Sandra e due figli. “Ho avuto piacere di fare alcune gite con lui anche la discesa dalla cima De Gasperi nella Val dei Cantoni sul Civetta – ci raccconta l’amico Giorgio Farenzena “Pante” – era molto preparato. Aveva partecipato a diverse spedizioni all’estero proprio una bella persona. Purtroppo questi sono i casi della vita, un abbraccio alla sua famiglia”
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