AUDIO
SEDEVA, MIO PADRE
Sedeva, mio padre,
sul terrazzo,
in un lieve accenno
di frescura serotina
tra vasi rigogliosi
di gerani,
ed io, alle spalle,
mirando i radi suoi capelli
più della seta morbidi
nei brevi ricci
color d’argento fino,
in un nodo vinta fui
di tenerezza.
Oh! Baciare;
baciar la bella testa bianca
e gridar con voce giusta:
-Padre! Mio padre benedetto!
D’amor m’usciva un getto
che vincere or potea
mio natural pudore
e consueta soggezione
talchè le mani ansiose
alla carezza tesi,
ma in quella egli parlò
e fu il divino incanto rotto.
Ora mio padre non c’è più.
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