SEDICO Iniziative frazionali in forse per Coronavirus, ma si spera ancora… La terribile pandemia del Coronavirus oltre a provocare un elevato numero di vittime e cambiare in ogni parte del mondo la vita delle persone, ha comportato annullamenti o differimenti di manifestazioni pubbliche che avessero il “torto” di determinare assembramenti (come fare diversamente?…). Quanto precede ci ha portati a considerare che questo sarebbe stato, in condizioni normali, il tempo di sagre e feste paesane che il benemerito volontariato che contraddistingue la gente bellunese, avrebbe proposto in ogni comune richiamando ovunque, per tradizione o devozione per singoli santi patroni, la gente delle grandi occasioni. Siamo entrati nella cosiddetta “fase 2” del graduale ritorno alla normalità e dunque è probabile che qualche evento si possa ancora promuovere, ma altri sono già stati rinviati al prossimo anno. Per singolare coincidenza, proprio mentre pensavamo, una per tutte, alla tradizionale festa dell’Addolorata di Belluno capoluogo, con le bancarelle e la processione al seguito della statua della Vergine ospitata nella chiesa di Santo Stefano, “saltata” per la pandemia, ci è capitato tra le mani un ”quaderno” del novembre 1988 stampato dalla “Germano Sommavilla” per l’associazione Pro Loco di Sedico con la collaborazione del Comune ed il contributo di quella che all’epoca era ancora Cassa di risparmio di Verona, Vicenza e Belluno. Una pubblicazione sobria fin dalla copertina: Sedico, il titolo (durante il Novecento da comune basato prettamente su attività agricole e sul commercio del legname, è diventata una realtà industriale importante a livello locale. Questo sviluppo, avviato a partire dagli anni ottanta, è stato possibile grazie alla posizione strategica lungo l’asse Belluno-Feltre e Sedico-Agordo. Sul territorio si sono stabilite piccole e medie industrie oltre alla famosa Luxottica. L’ampia offerta di lavoro ha portato a fenomeni di emigrazione interna da comuni di montagna della provincia, con un notevole incremento demografico e una conseguente espansione edilizia sul territorio – ndr.) il titolo; stemma del Comune (due lame di sega in campo azzurro, simbolo delle numerose segherie che in epoca veneziana e nell’Ottocento si trovano particolarmente in zona i Meli, che lavoravano i tronchi che discendevano lungo il Cordevole dall’Agordino mediante fluitazione – ndr.) ); infine il simbolo di: “Uno dei 100 comuni della piccola grande Italia”. Diciamo subito che la pubblicazione offre al lettore altrettanti capitoli, corredati da belle fotografie, su: un po’ di storia; un po’ di geografia; le chiese; insediamenti umani; attività produttive; cultura, sport e tempo libero; uffici, servizi, informazioni. E ci soffermiamo nell’occasione sul “tempo libero” perché vi è la sottolineatura che Sedico “è caratterizzato da un fenomeno molto interessante: quasi ogni frazione ha un proprio ‘Comitato di festeggiamenti’. Si tratta di un gruppo di persone che in pieno spirito di volontariato cercano di valorizzare la propria zona tramite varie iniziative che soprattutto durante l’estate fioriscono a getto continuo”. Eccole: “La sagra dei per” una delle più popolari dell’intera provincia di Belluno, in calendario a Bribano nella seconda quindicina di luglio per la ricorrenza del patrono San Giacomo. Il paese si mobilita per una vera grande festa che si conclude con un apprezzatissimo spettacolo pirotecnico. Nel carnet: musica, degustazione di piatti tipici della Val Belluna, iniziative culturali. La “Sagra di S. Antonio”, del mese di giugno, nella frazione Mas dove, per il notevole successo registrato negli anni si sono aggiunti tra le “offerte”: manifestazioni sportive di livello, concorsi artistici, mostre dell’artigianato locale, concerti e la filantropica mostra fotografica “La nostra gente nella storia”. La “Sagra di S. Rocco” nel mese di agosto a Prapavei, che contempla il ritrovarsi della gente per una preghiera comunitaria anche per invocare protezione e quindi varie iniziative per creare un autentico clima festoso. La “Sagra di S. Maddalena” in calendario nella prima settimana di agosto a Landris, articolata in tre giorni di manifestazioni culturali, folkloristiche e sportive oltre a contemplare la tradizionale preparazione di piatti tipici. Il Comitato promotore ha quale simbolo l’immagine della “Castela” caratteristica costruzione merlata che domina la zona. C’è da dire che vengono promosse durante l’intero anno altre attività per la valorizzazione-riscoperta delle tradizioni del posto tipo l’arrivo di San Nicolò del 6 dicembre con la classica distribuzione dei doni ai bimbi, o la creazione di una serie di ceramiche con gli scorci più belli del paese. “La sagra delle Roe”: la prima edizione data 1972 e da allora la festa di metà agosto si è valorizzata proponendo gare di disegno, mostre fotografiche, esposizioni di quadri, e manifestazioni sportive. Roe vanta in questo ambito un autentico primato provinciale: è stata infatti organizzata qui la prima pedonata non competitiva, quella “dei Mirabei”. Ancora due classici dell’offerta di Sedico nel campo del tempo libero: “La Festa del folklore peronese” ed i “Festeggiamenti al Pian dei castaldi”: la prima ha esordito nel 1982 ad iniziativa di un gruppo di amici del “Gruppo Folk di Peron” che si impegnarono nell’organizzazione annuale di una manifestazione che riproponesse le tradizioni folkloristiche, differenziandosi da altre iniziative paesane, come possono testimoniare la coreografia realizzata in gran parte in legno ed i costumi indossati dai collaboratori della festa che propone anche una rassegna dell’artigianato locale, un minitorneo di calcio ed una pedonata. Al Pian dei Castaldi, in una splendida cornice di verde, la popolazione ha edificato una accogliente baita in legno che nei mesi estivi funziona da quartier generale per le varie feste che contemplano manifestazioni culturali, ricreative, sportive e gastronomiche promosse dal “Comitato dell’Amicizia” di Libano, Bolago e Barp, con l’obiettivo di concorrere alla valorizzazione delle bellezze paesaggistiche della montagna oltre che di sostenere le attività paesane e le iniziative sportive della zona.
NELLE FOTO (Riproduzione dalla pubblicazione “Sedico” per la quale hanno collaborato con la Pro Loco il Comune; la Comunità montana Bellunese; Arturo Faganello, plastigrafia; Carlo Arrigoni, testo; Doriano Pavei e Foto Charles per le immagini; Gianni De Vecchi per foto e notizie storiche): il simbolo della Pro Loco; la copertina del libretto; il Carnevale sedicense; spettacolo pirotecnico alla conclusione della “Sagra dei per” di Bribano; scorcio di Mas; casa rurale con “piol” a Prapavei; pedonata per la sagra di ferragosto di Roe; ceramiche con ricordi di Landris; il Gruppo Folkloristico di Peron; la “Baita” al Pian dei Castaldi.