L’Italia chiude per coronavirus tra pericolo rosso-arancione. Ognuno a casa sua, ma non gli autisti che dovranno spostare le merci, nemmeno i lavoratori siano essi dell’epicentro della “crisi” se ancora di epicentro si può parlare, o di zone periferiche, perché l’Italia che lavora va avanti imperterrita tanto nelle piccole aziende che nella grande industria, quella degli assembramenti quotidiani dove il tampone è un optional e l’auto quarantena una scelta di chi al mattino si alza e infila il termometro, se i sintomi bussano alla porta o il brivido percorre la spina dorsale. Il Veneto trema perché il virus non colpisce solo gli anziani alla faccia di chi per giorni ha continuato a predicare “è solo un’influenza” e oggi scende dal pulpito e si lava le mani ad ogni occasione. Ieri sera il Premier ha preso la decisione stile Cina, con la differenza che i cinesi sono stati molto più veloci e i risultati si sono visti: “Vietati gli spostamenti che non siano per lavoro o per salute. ora tutti a casa”. L’economia bellunese ha il fiato corto, si fermano gli impianti sciistici anche quelli di Cortina, perché lassù volevano comunque continuare ma anche sotto alla Tofana da oggi le pulegge non girano più. Dai locali del bellunesi il grido di allarme “Qui finisce che chiudiamo tutti se non arrivano aiuti”, a Taibon Maurizio Farenzena prende una decisione che fa onore e tocca il portafoglio in modo concreto “Da oggi Giornale e Caffè Dersut chiuso per 15 giorni dalle 13, prima la salute dei clienti e dei miei dipendenti”, dice l’imprenditore agordino. Negli ospedali bellunesi si teme il collasso così come nel resto del paese, ieri due ricoveri in terapia intensiva e si teme che la causa sia il Covid 19. Aumentano i tamponi positivi così come i residenti in isolamento domiciliare e sono ore di attesa per l’esito di quasi un centinaio di tamponi, solo ieri 77 in più del giorno prima. Tra l’altro non c’è solo il Coronavirus a preoccupare chi opera nella sanità, al San Martino è stato salvato un bambino di 7 anni da meningite batterica, i sintomi febbre alta a male al collo. A Baldenich in carcere sale la temperatura, ieri le prime rumorose proteste ma non violente, anche nell’affollata sezione maschile, ma la direttrice afferma che i numeri rientrano nella capienza complessiva della struttura, Anche per lo sport il danno è incalcolabile, la Fisi annulla tutti gli eventi, la Federazione Sport del Ghiaccio interrompe il campionato IHL, quest’anno il titolo non sarà assegnato, ci meravigliamo che non sia stata presa la stessa decisione anche per il campionato AHL che potrebbe portare il virus dentro e fuori i confini italiani anche se in certi stadi di tutto si può parlare ma non certo di assembramento in considerazione delle statistiche stagionali sulla presenza del pubblico pagante, probabilmente strane forze hanno la meglio sul buonsenso, tra sensi e controsensi. Anche questo rientra nella norma se si pensa che ieri mentre il Dolomitisuperski era pronto a chiudere tutti gli impianti, altrove si è assistito ad un braccio di ferro di chi davanti alla salute degli altri c’ha messo gli interessi personali.