REDAZIONE “Bostrico, non so se si sta già facendo qualcosa in merito, ci spero vivamente” Chi ancora ci spera è Alessandro Serafini che in una corrispondenza con la redazione ci ricorda di aver sentito alla radio che la Regione ha intrapreso un’operazione: posizionare cartelli per segnalare la situazione bostrico, anche se per la verità i cartelli più significativi sono gli alberi ammalati, anzi, definitivamente morti con il tipico colore prima rosso e poi tipico delle piante al termine della loro esistenza. “Vorrei evidenziare la situazione che – continua Serafini – pur non essendo un esperto, ritengo grave sull’avanzamento del bostrico. Lo vedo in tutta la valle del Biois e anche salendo da Agordo. Non possiamo ignorare questa catastrofe”. Il nostro ascoltatore invita gli organi di informazione a dare un forte contributo per tenere vivo il problema, auspicando un intervento capillare delle autorità visto che ormai l’emergenza porterà alla distruzione di ettari di bosco.
“Eppure – dice ancora Serafini – se si alza lo sguardo si possono vedere numerose chiazze di abeti morti e altrettante di alberi in via di essiccamento a causa del parassita”. Infine un’ultima esortazione agli abitanti e frequentatori della montagna a farsi sentire visto che della foresta dell’Agordino rischia di restare solo legna da ardere.
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