LIVINALLONGO Nel territorio della Sezione CAI di Livinallongo attorno alla catena del Padon, c’è uno dei più interessanti percorsi delle Dolomiti: il Sentiero geologico di Arabba. Creato nel 1980 da Gilberto Salvatore, Carlo Doglioni e Cesare Lasen, ha lo scopo di valorizzare le particolarità geologiche, botaniche e paesaggistiche della zona di Arabba e Porta Vescovo. Dopo un periodo di abbandono, nelle estati 2008 e 2009 è stato ripristinato da Gilberto Salvatore, allora Presidente della locale Sezione CAI, e da un gruppetto di entusiasti e volonterosi Soci del CAI, fra cui l’attuale vice Presidente Giampaolo Fasolo. Ora è percorribile e osservabile attraverso la guida “Sentiero Geologico di Arabba” edito dal CAI nella collana “Itinerari naturalistici e geografici attraverso le montagne italiane”.
Nel 2011 la Sezione CAI di Livinallongo si è gemellata con la Sezione CAI di Camposampiero (PD) e soci di quest’ultima hanno collaborato nella manutenzione dei sentieri del Col di Lana. Ma è soprattutto nella manutenzione del Sentiero feologico di Arabba che è diventata fondamentale questa collaborazione. Il sentiero ha uno sviluppo di oltre 13 chilometri e attraversa zone morfologicamente molto diverse: roccia, prati, boschi, corsi d’acqua, resti di insediamenti militari risalenti alla Grande Guerra. Da qui la necessità di una manutenzione annuale che la sezione di Livinallongo da sola potrebbe difficilmente eseguire. Ecco allora che puntualmente, ogni inizio di estate, arrivano i volontari di Camposampiero. Anzi, per l’esattezza, sono quasi sempre i soliti quattro: Ismaele Mason, Renzo Squizzato, Gabriele Bavato, Paolo Fusaro. Anche quest’anno, il 29 giugno, sono arrivati armati di due decespugliatori, carburante, mazzette, cesoie. Divisi in due squadre, hanno ripulito completamente tutto il sentiero dalla sua partenza a Porta Vescovo fino al rifugio Padon, passando attorno al Sourasass, salendo al Pizzac attraverso le postazioni austro-ungariche e poi sul Col Toront e i Monti Alti di Ornella lungo le trincee italiane.
La manutenzione del tratto dal rifugio Padon a Porta Vescovo viene regolarmente effettuata da Gemma Pallua, la quale gestisce il rifugio stesso. Un ringraziamento va alla società impiantistica di Portavescovo Sofma S.p.A. A questi volontari, animati da una rara e generosa disponibilità, va il ringraziamento di Diego Grones Presidente della Lia da Mont Fodom e Col che unisce CAI di Livinallongo e l’AVS Buchenstein.