di RENATO BONA
Si intitola “Donne in poesia”. E’ il libro di Eliana Olivotto (ci tengo molto perché regalo della mia ex compagna di scuola Elda Deon Cardin, che me ne ha fatto dono nel febbraio di due anni fa per esprimermi gratitudine per aver commentato i suoi libri frutto anche di certosine ed onerose ricerche di immagini soprattutto datate) realizzato (Grafiche Longaronesi) – corredato dagli “ex libris” di Bruna Brazzalotto, trevigiana laureata all’accademia Belle arti di Venezia, e dai disegni del bellunese Angelo Olivotto, fra l’altro diplomato maestro d’arte in ceramica a Nove di Vicenza – presentato nel 2014-15 in vari centri culturali della provincia di Belluno. Giustina Menegazzi Barcati (nota scrittrice trevigiana di Miane, scrittrice, laureata in lettere a Padova) in presentazione scrive fra l’altro: “…Sono suoni vivi e profondi, leggeri e rivelatori della vera poesia, appassionanti e sconvolgenti momenti che da un attimo di emozione sviluppano strazianti e tenaci sentimenti che come onda intermittente permeano le figure, le parole e lasciano echi inconfondibili” ed aggiunge: “Il sentire profondo, la sensibilità straordinaria di Eliana, corrispondono al suo bisogno di testimoniare la vita pur nella sua fragile, struggente nudità… ricorda la realtà passata di un mondo femminile che ha conosciuto, che ha visto da vicino, che ha lasciato traccia profonda nel suo cuore. Ogni quadro, ogni presenza femminile sono inseriti in uno scenario reso con intensità in nitida precisione…”. E così conclude: “DONNA: Una vertigine, un sogno, un’eternità, un universo. Percorso di sofferenza, di lotta, di coraggio, di forza. Il cammino non si arresta nel baratro”. Dal canto suo Enzo Croatto ricercatore esterno del Centro dialettologico dell’Università di Padova, precisato che non conosceva la Olivotto, spiega che “mi procurai tutti i suoi scritti e mi resi conto che Eliana attribuiva al dialetto tutto il suo valore, perché lei percepiva l’enorme ricchezza, non solo culturale ma anche affettiva delle parole native … ha valorizzato ed elevato ulteriormente la carica espressiva e poetica del dialetto” tanto che: “La produzione poetica in italiano della Nostra non fa che confermare la sua felice, sensibile ed efficace vena espressiva che ha avuto peraltro numerosi importanti riconoscimenti”. Prima del susseguirsi della serie di poesie con le bellissime illustrazioni, l’autrice spiega: “Raccolgo qui poesie nuove sul tema della Donna, ma riprendo anche poesie già pubblicate in passato: tante tessere atte a comporre un ideale mosaico che mostra la Donna in situazioni e tempi diversi. Tendo così ad ottenere una visione più ampia e completa della vita femminile”. Obiettivo pienamente raggiunto, ci permettiamo modestamente ma convintamente di dire. Con Eliana Olivotto che nell’ultima di copertina scrive: “Sarò me stessa nella forza accompagnata dal sorriso. Sarò semplicemente donna”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Donne in poesia” della bellunese Eliana Olivotto e Corriere delle Alpi): la copertina della pubblicazione; l’autrice del pregevole volume; uno degli “ex libris” di Bruna Brazzalotto; disegno di Angelo Olivotto dedicato “Alla piccola Beatrice”; con la lirica “La màre”, la riproduzione della “lignea Maternità” di Gino Casanova “ che risveglia con prepotenza alla memoria rustiche scene di campagna…; il disegno accostato a “Sarò una viola” e quello accanto ai versi: “Essere e basta. Un’essenza vitale, essere terra”; infine quello accanto al quale si può leggere: “Se educhi un bambino, educhi un bambino. Se educhi una bimba, educhi l’umanità” (di Greg Mortenson, da un’intervista televisiva di Monica Maggioni).