ROCCA PIETORE Un botta e risposta a distanza tra il sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin e il consigliere comunale Diana Iraci Borgia. Di seguito la risposta della Borgia all’intervento di questa mattina del sindaco. Ripubblichiamo inoltre i due interventi in audio successivi al consiglio comunale d’inizio settimana
di Diana Iraci Borgia
Il mio intervento è stato determinato esclusivamente dalla necessità di informare correttamente la cittadinanza sulle questioni trattate al consiglio (come specificavo nella prima parte dell’audio, non pubblicato). Evidentemente il Sindaco fatica a comprendere che un Consigliere possa essere del tutto distaccato dai partiti politici e possa agire nel solo interesse collettivo. Altrettanto evidentemente fatica ad accettare la mia scelta di uscire dal gruppo di maggioranza (piuttosto che rassegnare delle dimissioni a lui certamente più comode) e la coerenza che l’ha determinata. Dimentica infatti che tale scelta è stata dovuta all’impossibilità di esprimere opinioni diverse dalle sue, facoltà per me imprescindibile che gli avevo manifestato sin dall’accettazione della sua proposta di candidatura.
DE BERNARDIN “IO SONO QUELLO CHE SONO SEMPRE STATO, IL SINDACO DEL FARE”
di Andrea De Bernardin
I quotidiani, i media in generale ma soprattutto un veicolo veloce e immediato qual’è la Radio, aiutano molto le persone che preferiscono parlarsi da lontano, a farlo. È quindi con estremo piacere che uso questi mezzi di diffusione per rispondere a debita distanza al consigliere Iraci. Al di là delle rispettive visioni del mondo, delle diverse dinamiche nell’affrontare i problemi e nel tentare di dare le risposte per risolverli, al di là anche di considerazioni attualmente inutili, ma che forse vale la pena di ricordare, come quella ad esempio che siamo notoriamente il Paese dove i politici, soprattutto i piccoli politici, cambiano velocemente di casacca dopo essere stati eletti in questo o quel partito.
A tal riguardo, ricordo dunque che l’attuale consigliera comunale di Rocca Pietore Iraci, è stata eletta nella lista Progetto Rocca, che vedeva il sottoscritto quale capolista. Conosceva bene la mia estrazione politica che non ho mai nascosto sebbene nelle quattro elezioni alle quali ho partecipato, una come candidato consigliere e tre come candidato sindaco, lo abbia fatto sempre in Liste Civiche. Non ho peraltro nemmeno mai nascosto il mio carattere piuttosto vivace e a volte anche magari ruvido. Non ho però mai nemmeno tradito per un solo attimo la mia profonda fede per il territorio del Comune di Rocca Pietore, che sento forte da nord a sud, da est a ovest dei suoi confini. Nel momento in cui ho chiesto alla signora Iraci, per motivi che ritenevo validi, di far parte della mia squadra, lei sapeva già più o meno con chi avrebbe avuto a che fare. Bastava andare un pò su internet e fare una veloce rassegna stampa e si sarebbe capito bene chi ero e cosa pensavo.
La signora ha accettato ed è stata eletta da quei cittadini che volevano me alla direzione del Comune, per la terza volta consecutiva. Chi non voleva me ha potuto votare la lista concorrente di Maurizio De Cassan, il quale a onor del vero fa la minoranza sempre con grande coerenza. Coerenza che è mancata alla signora Iraci, divenuta nel frattempo, grazie a me, consigliera comunale. Coerenza sarebbe stata consegnare le proprie dimissioni per evidenziare insuperabili differenze di vedute con il sottoscritto e il suo gruppo. Ma, si sa, il cambio di casacca è troppo allettante e credo in questo caso, persino premeditato e preventivamente calcolato. Ma ormai questa è storia. Venendo al giorno d’oggi, vorrei porre una semplice domanda al consigliere Iraci e la domanda è la seguente.
È mai possibile che in tutta l’enorme attività dell’amministrazione comunale che vede parte politica e apparato comunale con funzionari, dipendenti e operai, remare faticosamente nel marasma dei noti problemi burocratici e non, nel tentativo di portare miglioramento e risoluzione a problemi sicuramente più grandi di noi, non ci sia nulla che al consigliere Iraci piaccia? Siccome credo sia inconfutabile che qualcosa di buono sia stato fatto, vista la mia terza riconferma, mi viene spontaneo pensare che oltre all’incoerenza la consigliera Iraci pecchi di ostinata prevenzione. Io resto quello che sono sempre stato e cioè il Sindaco del fare.
IRACI BORGIA “SERRAI DI SOTTOGUDA? FINE LAVORI NEL ’23, E CI SONO LAVORI FERMI DA PIU’ DI UN ANNO”
ROCCA PIETORE Ieri l’intervento del sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin sul consiglio comunale di ieri. Alle opinioni del sindaco si aggiungono quelle altrettanto importanti del consigliere comunale Diana Iraci Borgia, ecco il suo intervento con un punto approfondito sul centro di protezione civile “in mezzo alla strada provinciale, insufficiente a soddisfare le esigenze di tutto il mondo del volontariato”.
AUDIO
QUATTRO ORE IN MUNICIPIO, VARIAZIONE AL BILANCIO DA 200 MILA EURO. UN LUNGO CONSIGLIO COMUNALE, DAI SERRAI DI SOTTOGUDA AL BOSTRICO: LE INTERROGAZIONI DELLE MINORANZE
IL SINDACO ANDREA DE BERNARDIN
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