FRANA IL SENTIERO, ESCURSIONISTA SCIVOLA NELLA SCARPATA
ROCCA PIETORE Soccorso alpino della Val Pettorina è stato allertato per un escursionista scivolato in una scarpata a seguito del franamento di un tratto del sentiero. Durante una passeggiata con il gruppo parrocchiale lungo il sentiero numero 682 che porta al Rifugio Sasso Bianco, mentre con altre due persone si trovava davanti rispetto al gruppo, alcuni metri della traccia sono franati e don M.C., 31 anni, di Quarto d’Altino (VE), è scivolato per una decina di metri. Una squadra si è avvicinata con il quad per poi proseguire a piedi e ha raggiunto l’infortunato, che nel frattempo era risalito dal pendio. Dopo avergli medicato le escoriazioni riportate nella caduta, i soccorritori hanno steso una corda fissa per superare lo smottamento e con lui e i suoi compagni sono rientrati a Caracoi.
SI INFORTUNA IN CERCA DI FUNGHI ED INIZIA LA GIORNATA DEL SOCCORSO ALPINO
COMELICO SUPERIORE Ieri mattina alle 9 una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico è intervenuta assieme al Sagf di Auronzo di Cadore, per una cercatrice di funghi caduta in un bosco non distante da Casera Moie, a Padola. Quando è scivolata, P.U., 52 anni, di Udine, sii trovava 300 metri circa sopra la strada, assieme a un amico che ha atteso e guidato i soccorritori. Una volta raggiunta dalla squadra, dall’equipe medica e tecnico di elisoccorso dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, atterrati poco distante, le sono state prestate le prime cure. Il personale sanitario le ha quindi stabilizzato la gamba a seguito del possibile trauma alla caviglia riportato. La donna è stata imbarellata, calata per una sessantina di metri nel tratto più ripido e trasportata fino all’eliambulanza, decollata in direzione dell’ospedale di Belluno.
SCIVOLA SUL SENTIERO
VAL DI ZOLDO Ieri pomeriggio l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato al Rifugio Coldai, nei cui pressi un’escursionista di Mira (VE), M.B., 53 anni, messo male il piede ha riportato la frattura di una caviglia. Aiutata subito dal gestore del rifugio, la donna è stata poi raggiunta dall’equipe medica e dal tecnico di elisoccorso, che le hanno prestato le prime cure e la hanno trasportata per un centinaio di metri fino alla piazzola. Imbarcata, la donna è stata accompagnata all’ospedale di Belluno.