di Mirko Mezzacasa
GOSALDO Ce ne vuole di ansiolitico per dormire meglio se sotto alle fondamenta della casa in cui dormi dal 29 ottobre c’è una frana, con quella terra nera ancora più inquietante nei giorni di pioggia. Arrivare fino lassù all’ultima casa della frazione di Renon di Gosaldo in via Mori è un’impresa, già da Ponte Alto dove si sale sulle montagne russe, per tutta la provinciale, fino a Rivamonte e più su. Le curve che portano a Renon sono incastrate in un ambiente spettrale, alti e grossi faggi con le radici al cielo, altri spezzati a metà nonostante una conferenza ben oltre il mezzo metro. Già parcheggiare l’auto è un rischio, a Renon come in tutto l’Agordino i pendii in frana, spesso privi della loro vegetazione, nascondono insidie. A Mori ci accoglie Ercole Della Lucia, montanaro doc da maniche di camicia nonostante una temperatura decisamente autunnale. E’ preoccupato per quella frana, chi non lo sarebbe. Dopo i primi sopralluoghi non ci sono stati interventi, ma i geologi lo sanno, conoscono gli effetti della notte di Vaia, come conferma il sindaco Giocondo Dalle Feste. Il Comune peraltro con le scarse finanze a disposizione può ben poco, sono ben altri gli enti che dovranno interessarsi del problema, lo precisa il primo cittadino. Gosaldo tra l’altro è diventato l’epicentro delle frane, ce ne sono ovunque, tutte importanti non solo quelle che rischiano di isolare Gosaldo tra Corde Mole (provinciale 3) e il tratto della 347 a Sant’Andrea. Dicevamo di Ercole, montanaro doc, cioè persona di una certa età con notevole esperienza e conoscenza del territorio. Uno di quegli uomini che sa cosa succede quando piove, quando l’acqua scende copiosa dalle strade più inclinate e ha fatto tesoro di tutti quei segreti che hanno permesso da secoli di abitare la montagna prendendosi cura del territorio per non franare a valle con esso. Per questo Ercole si lamenta per quel tombino insufficiente a raccogliere le acque piovane, che finiscono lungo le scale, allagando le costruzioni annesse all’abitazione, acque che da ruscello si trasformano in torrente per perdersi proprio lì dove è stata originata la frana che per gli esperti è superficiale, ma chi di dorme poco sopra guarda all’ottimismo con occhio sospetto.
DA MORI DI RENON, ERCOLE DELLA LUCIA
IL SINDACO DI GOSALDO, GIOCONDO DALLE FESTE