BELLUNO Sicurezza sul lavoro: al via lunedì 17 una settimana di assemblee nei luoghi di lavoro anche a livello locale per rilanciare una strategia nazionale sulla sicurezza. La mobilitazione unitaria sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è stata decisa dalle Segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil facendo seguito a un appello inviato a tutte le forze politiche. La mobilitazione si concluderà con una grande manifestazione unitaria sabato 22 ottobre in piazza Santi Apostoli a Roma, ma sono in preparazione anche iniziative territoriali come assemblee nei luoghi di lavoro. “Nell’anno della guerra in Ucraina, della crisi energetica e dell’aumento vertiginoso dei prezzi – affermano i segretari generali di Cgil Belluno, Cisl Belluno Treviso e Uil Belluno, rispettivamente Mauro De Carli, Massimiliano Paglini e Michele Ferraro – vediamo purtroppo la crescita del fenomeno infortunistico nel nostro Paese. In Italia oggi la media è di 3 morti ‘bianche’ al giorno, per un totale di 677 infortuni mortali e 484.561 denunce di infortuni secondo i dati Inail ad agosto 2022. La crescita degli infortuni è del 38,6% sul 2021, anno peraltro che vedeva già un aumento su quello precedente. Anche le malattie professionali sono in crescita: le denunce dei primi 8 mesi del 2022, pari a 39.367 casi, supera del 7,9% quella del 2021 (36.496 casi denunciati)”. In Veneto e nel Bellunese la situazione è drammaticamente simile: +14.046 infortuni ad agosto 2022 nel Veneto, con un aumento del 32%, e +593 a Belluno con un aumento del 34,6% . Anche i casi mortali crescono, passando da 63 a 65 (da 3 a 5 a Belluno), con la crescita di quelli in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro. Nel corso della settimana di mobilitazione Cgil, Cisl e Uil porteranno nelle realtà produttive della provincia le rivendicazioni sul tema della sicurezza, con l’obiettivo di approdare a breve anche nelle scuole, coinvolgendo soprattutto gli studenti delle classi coinvolte dai percorsi di alternanza scuola-lavoro. Per le Organizzazioni sindacali è necessario che le politiche nazionali di sviluppo, anche quelle generate dal PNRR, siano impostate intorno alla garanzia di investimenti concreti sull’antinfortunistica, sull’eliminazione dei fattori che generano le malattie muscolo-scheletriche, su un modello produttivo e organizzativo che renda prioritaria la salvaguardia del lavoratore. Tre i punti cardine per una reale tutela dei lavoratori e delle lavoratrici: cultura generalizzata della salute e della sicurezza, investimenti per un cambiamento del modello produttivo e azioni continuative degli organi di ispezione e vigilanza. Su questi tre aspetti Cgil, Cisl e Uil continueranno ad esercitare pressione sia sull’opinione pubblica che sul nuovo costituendo Governo, al quale si chiedono da subito interventi concreti.
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