BELLUNO “Il nostro istituto porta la montagna, e in particolar modo le Dolomiti, nella propria ragione sociale, ma anche in molte delle proprie iniziative imprenditoriali e, cosa ancor più importante, tra i motivi primari e fondativi della propria attività e del proprio essere banca del territorio. Per queste ragioni è stato per noi naturale, e quasi doveroso, pensare ad una donazione significativa a favore di coloro che impiegano il loro tempo e le loro energie, talvolta persino a rischio della propria incolumità, per garantire sicurezza e soccorsi a chi frequenta le nostre montagne”. Così il presidente della Cassa Rurale Dolomiti, Carlo Vadagnini, a margine dell’incontro svoltosi presso la sede della Delegazione Dolomiti Bellunesi del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico a Belluno. Con questa iniziativa – ha aggiunto il presidente Vadagnini – la banca vuole sottolineare l’attività degli operatori del Soccorso Alpino al termine di una stagione particolarmente difficile e dolorosa, caratterizzata, in particolar modo, dalla tragedia della Marmolada, costata la vita, ad inizio dello scorso mese di luglio, a 11 persone. L’attività dei soccorsi, preziosa e insostituibile, deve andare avanti però, di pari passo, con quella legata alla diffusione di una vera e propria cultura della prevenzione. A tale riguardo il direttore generale della Cassa Rurale Dolomiti, Ruggero Lucin, ha ricordato le iniziative di sensibilizzazione avviate al riguardo dall’istituto in questi anni e destinate in particolar modo ai ragazzi e alle loro famiglie, anche tramite gli istituti scolastici.
CARLO VADAGNINI, PRESIDENTE DELLA CASSA RURALE DOLOMITI
ALEX BARATTIN, DELEGATO DEL SOCCORSO ALPINO BELLUNESE
******