AGORDO Chi non varca la soglia del Pronto Soccorso dell’ospedale di Agordo da qualche mese, alla prima occasione – auguriamoci il più tardi possibile – si troverà difronte un ambiente completamente diverso. Non più uno stretto corridoio e un punto ricezione dagli spazi angusti. Cambiano anche i posti letto di emergenza in una struttura colorata e adattata al territorio. Questo il bello, ma c’è sicuramente anche il pratico e lo spiegano le voci del Pronto Soccorso nel corso degli interventi che non vanno intesi come un’inaugurazione, ma un punto di passaggio, un modo per toccare con mano l’importanza di un investimento da 3 milioni di euro, 2,5 a carico dei Comuni Agordini con i Fondi di Confine, 92mila fondi aziendali Ulss1 e 500mila euro da parte della Regione Veneto non a caso rappresentata ad Agordo dai consiglieri Silvia Cestaro e Giovanni Puppato. I volumi di attività nel 2021: 8460 accessi al Pronto Soccorso, 20665 prestazioni erogate, 9070 ore di OBI. Nel 2022 con la riapertura degli impianti di risalita gli accessi aumenteranno di qualche migliaio. Il Pronto Soccorso di Agordo svolge funzione di accettazione e pronto soccorso anche in funzione Suem, particolarmente significativa l’attività del punto nei mesi invernali collegata all’afflusso di turisti e sportivi delle attività sportive.
IL CONSIGLIERE SILVIA CESTARO
Il FUTURO DELL’OSPEDALE DI AGORDO? “Sono arrivata da pochi mesi – ha detto il direttore Maria Grazia Carraro – sono concentrata su quello che si sta facendo, sto lavorando su tutti e cinque gli ospedali, questo dimostra la volontà dell’Usl di potenziare i servizi sul territorio”.
“Per noi è una giornata di festa” Ha detto il direttore generale Maria Grazia Carraro ricordando la finalità dei lavori, cioè ammodernare e ampliare l’ospedale di Agordo “Riferimento del territorio e di tutte le persone che ne usufruiscono” E’ stata ristrutturata la parte interna con attenzione al problema sismico, è in fase di costruzione la camera calda adeguandone la nuova viabilità. Oggi è stata inaugurata la prima tappa, il primo passaggio. Dal pomeriggio l’attività viene trasferita dal vecchio al nuovo pronto soccorso, i vecchi locali saranno oggetto di nuovi lavori. “Una tappa fondamentale – ha detto ancora la Carraro – finiremo entro il 2022 con l’impegno di mantenere le tempistiche”. Il giorno giusto anche per ringraziare il personale che ha lavorato pur con un cantiere accanto. Medici e infermieri hanno sopportato il disagio riorganizzando il modo di lavorare “Hanno saputo mantenere buoni livelli di attività, garantendo i servizi” Il Presidente della Conferenza dei Sindaci Paolo Perenzin ha ringraziato i sindaci della vallata per aver saputo convergere sull’importanza di destinare i fondi di confine al sistema sanità della provincia. “Il nostro sistema sanitario deve funzionare sempre più in ottica di integrazione con un unico sistema – ha detto Perenzin – a beneficio dell’intera popolazione. Non è facile raggiungere questo obiettivo ma è l’unica possibilità che abbiamo”. Il Presidente dell’Unione Montana Michele Costa: “Grazie a chi ha lavorato in trincea – ha detto il Presidente – interpretando il pensiero di tutti i colleghi sindaci. Questi lavori sono l’esempio di come si possa fare sinergia per portare qualche cosa di importante sul territorio”. Sarà ricordata come una scelta voluta da tutti i Comuni pur dopo un lungo dibattito, soprattutto come ha ricordato Costa il prossimo obiettivo mantenere i servizi all’interno della mura affinché possa funzionare sempre al meglio. Il dottor Giuseppe Cravero, responsabile del Pronto Soccorso da quando è arrivato ad Agordo si è trovato nel mezzo del cantiere, ha quindi seguito i lavori quotidianamente così come la coordinatrice Fernanda Minotto, uno dei volti noti del punto di emergenza dell’Agordino. “Ognuno di noi ha messo un po’ del suo nella realizzazione di questo Pronto Soccorso che quando sarà terminato sarà molto più grande del precedente e consentirà di fornire alla popolazione agordina una valida risposta in tema emergenza-urgenza e naturalmente sarà in grado di accogliere anche i turisti” Infatti, che l’ospedale sia un punto di forza dell’offerta turistica della vallata è cosa nota, basta consultare i numeri “Lo scorso anno nei mesi di gennaio e febbraio al Pronto Soccorso abbiamo registrato un migliaio di accessi in meno rispetto all’anno prima”
Un progetto finalizzato all’ampliamento e ammodernamento del P.S. ed interventi strutturali per il miglioramento sismico. Nella prima fase conclusa la ristrutturazione di alcuni locali ideali per l’ampliamento previsto. La camera calda è per ora provvisoria per l’arrivo dei messi del 118. Consegnata la nuova zona accettazione, un locale operativo contiguo, le centrali per il monitoraggio OBI, l’apparato di video sorveglianza, i locali ambulatorio per le visite. I prossimi passi: trasferimento ed inizio attività (6 dicembre) sgombero locali Pronto Soccorso attuale per dare il via ai lavori della seconda fase
Da Roma è intervenuto anche il Deputato Roger De Menech, già presidente del Fondo Comuni Confinanti “A distanza di anni dallo stanziamento delle risorse, finalmente cominciamo a vedere alcuni risultati. Il lavoro è stato «interamente finanziato con i Fondi di Confine. Ora speriamo che anche la Regione Veneto investa risorse proprie per il potenziamento dell’ospedale di Agordo e di tutti i presidi sanitari della provincia di Belluno.«Siamo in fase di pianificazione per i prossimi anni», spiega il presidente del fondo Comuni Confinanti, Dario Bond. «Sono sicuro che anche nella prossima programmazione riusciremo a fare degli investimenti nel settore sanitario, auspicando che anche la Regione Veneto contribuisca».
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audio evento di questo mattina all’Ospedale di Agordo
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