VENEZIA consueto punto stampa per l’aggiornamento sulla pandemia covid19. In diretta dal centro della protezione civile.
I NUMERI TAMPONI MOLECOLARI 4652941 TAMPONI RAPIDI 3956042 TAMPONI IERI 43966 POSITIVI IERI + 1111 INCIDENZA 2,53% POSITIVI DA INIZIO EPIDEMIA 391053 POSITIVI ATTUALI 35537 RICOVERI 2298 (+11) IN AREA NON CRITICA 1975 (+3) IN TERAPIA INTENSIVA 323 (+8) TERAPIA INTENSIVA NO COVID 264 DECESSI 10837 (+67) DIMESSI 18602
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stiamo andando bene? Prima di dirlo si dovranno vedere ospedali vuoti senza trascurare le scuole dove sicuramente si svilupperà qualche focolaio. Punteremo sulle scuole sentinella anche con i test salivari fai da te, nei trasporti qualche linea è risultata sovradimensionata. Serve una gradualità nelle riaperture. Vaccini, caos astrazeneca in attesa che oggi si esprima EMA potrebbe anche essere ritirato
Veneto da zona gialla sia per l’indice Rt che l’incidenza ogni 100 mila abitanti ferma a 168 (soglia d’allarme 250). Ma per ora non se ne parla si resta in arancio come da decreto che salvo modifiche scade il prossimo 30 aprile. L’infezione c’è, si ricovera ancora anche nelle terapie intensive. Stiamo calando ma a Padova, Verona e Treviso cresce la pressione ospedaliera. Il mese di aprile sarà comunque ancora tutto in trincea, da un lato negli ospedali abbiamo i ricoverati e dall’altro abbiamo tutta la campagna vaccinale. DATI SULLA MORTALITA’ Stiamo scorporando i decessi caricati ma non per covid, facciamo il tampone ogni 4 giorni in casa di riposo, è stato inevitabile che anche chi moriva per altre patologie veniva poi riportato come paziente Covid. IL PROBLEMA PIU’ IMPORTANTE AstraZeneca e il verdetto dell’Ema di oggi. Io non sono d’accordo sull’andate avanti tutti tranquillamente, oramai si capisce che il rischio concreto è che si tolgano tutti gli under 65 se non arrivare addirittura a una sospensione. Se come in Germania si faranno solo sopra i 65, sarà un assurdo – prima si poteva dare solo agli under 65, ora gli over, capisco i dubbi dei cittadini. Sotto i 65 c’è il rischio di utilizzare solo Moderna o Pfizer, che sono gli stessi che utilizziamo per anziani e fragili. Se AstraZeneca scompare la campagna vaccinale rischia un rallentamento non da poco e poi c’e’ il problema dei richiami. A parità di forniture noi riusciremmo a fare solo richiami e questa è una tragedia. VACCINI AI DISABILI Stiamo modificando il sito per facilitare chi non è inserito come codice, modello che servirà anche per altre categorie. VACCINI, PRENOTAZIONI DIFFICILI E’ dovuto solo alla mancanza di adeguati approvigionamenti di vaccini.
ASSESSORE MANUELA LANZARIN
Il 100% dei medici pronto a scendere in campo con i vaccini ma tutto dipende dalle forniture
VACCINI IN FARMACIA tutto dipende dalle forniture di dosi e dall’arrivo di Johnson&Johnson. Le Farmacie dovranno avere locali separati dalle attività ordinarie oppure far vaccini in orario di chiusura. Potranno fare le iniezioni i Farmacisti e collaboratori, previo corso. La Regione garantisce un “tutoraggio” per farmacisti e collaboratori farmacisti. Secondo l’ordine l’adesione sarà del 50% (5-600 farmacie sulle 1400). Oggi sarà proposto un protocollo, infine le farmacie non potranno vaccinare fragili e super fragili. DAL MEDICO DI FAMIGLIA il 25% dei gruppi di medicina integrata sono partiti, i singoli si sono organizzati per andare nei punti vaccinali. Il 100% circa ha aderito. I medici di medicina generale vaccinano con AstraZeneca, i domiciliari talvolta con Pfizer.
DOTTO PAOLO ROSI, RESPONSABILE 118 VENETO
Situazione stabile clinicamente e inquietante dal punto di vista gestionale, questa gestione infatti impone la chiusura di reparti e servizi
TERAPIE INTENSIVE 659 letti attivi sui 1000 disponibili e i numeri sono in aumento. Dal 31 marzo abbiamo una ripresa significativa. L’andamento delle terapie intensive segue quello dei ricoveri, vedendo che i ricoveri non diminuiscono non ci aspettiamo un calo a breve, nel giro di 8 giorni dovremmo avere 320 letti occupati da pazienti Covid positivi, con picchi di 360, come a dicembre. Si riduce la mortalità in terapia intensiva, dal 44% al 35%, legato anche alla riduzione delle classi di età dei ricoverati. Sono quasi scomparsi gli 80enni in terapia intensiva. PREOCCUPAZONE Il Veneto è in uno scenario di rischio pari a 4, nello scenario 5 la previsione è di chiudere quasi tutti i servizi ospedalieri e concentrare le nascite in alcuni punti, per Rosi sarebbe uno scenario catastrofico. LA GRANDE CAUTELA Va considerato sia l’aspetto delle chiusure che dei rapporti individuali. Nelle attività produttive non abbiamo visto cluster importanti, come ad esempio nelle grandi aziende perché vengono usate le misure di protezione. Abbiamo sempre avuto singoli casi ma mai cluster importanti. Le misure individuali se applicate correttamente funzionano al di lù di chiusure e aperture.
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