Tanta la neve caduta in quota a novembre, che abbinata al fondo non ancora preparato e alle temperature anormalmente miti hanno innescato molte valanghe, anche di grosse dimensioni. Ora la situazione sembra di minor pericolo ma l’attenzione per scialpinisti ed escursionisti deve rimanere alta. Anni fa il momento ritenuto sicuro per spingersi sulle montagne imbiancate era tra la fine dell’ inverno e la prima parte della primavera, quando il manto nevoso si assestava, rispettando determinati orari. Ai nostri giorni non si aspetta più, anticipando i tempi a volte con una buona dose di incoscienza. Nella foto scattata dal Corvo Alto, zona Mondevàl, una valanga di discrete dimensioni e più a sx una “Bocca di balena”, ovvero una rottura per trazione del manto nevoso dovuta allo slittamento della neve più accelerato a valle rispetto che a monte. Dopo essersi allargata per giorni o settimane la rottura può avvenire improvvisamente, cosa avvenuta per la valanga a destra. In questo periodo il fenomeno è molto esteso, attenzione!