Approda alla quinta edizione – come annuncia il sito chiesabellunofeltre – l’iniziativa denominata “La lunga notte delle chiese” che in questo 2020, per la nota, drammatica vicenda del Corona virus, sarà solo digitale. Il titolo dell’evento che tanto successo ha ottenuto negli scorsi anni e che verrà proposto venerdì 5 giugno prossimo è: “Da quale bellezza mi lascio ferire?”. Si tratta – viene sottolineato – di un’occasione in cui i luoghi di culto delle città si animano con iniziative artistiche e culturali in una chiave di riflessione e spiritualità”.
“La lunga notte delle chiese” aveva preso il via nel 2016 a Belluno grazie all’associazione di promozione culturale “BellunoLaNotte” e lo scorso anno ha registrato il coinvolgimento di qualcosa come novanta Diocesi e la Comunità Valdese e Metodista, con la bellezza di 150 chiese aperte dal Veneto alla Sicilia e la partecipazione di oltre 40 mila persone. Il numero delle Diocesi quest’anno è lievitato a 140 cui vanno aggiunte la Chiesa Valdese e Metodista e l’Arcidiocesi Ortodossa.
Ancora il sito telematico della Diocesi di Belluno-Feltre guidata dal vescovo monsignor Renato Marangoni: “A causa dell’emergenza sanitaria l’evento non potrà avere la sua forma originaria nelle chiese, fisicamente, e sarà proposta, per la regia collaudata di Stefano Casagrande, con la condivisione di concerti, visite guidate, riflessioni, testimonianze… con registrazioni o video in diretta: tasselli che comporranno un mosaico di esperienze digitali sì ma ancor più ricche di significato perché testimonieranno la nostra voglia di ricominciare a vivere, di stupirci, di sperare”. Il tutto da seguire ed apprezzare a casa grazie ad un dispositivo tecnologico smartphone, tablet o computer: sarà sufficiente collegarsi al sito internet: www.lunganottedellechiese.com per trovare l’elenco dei contributi digitali offerti.
E veniamo al tema di questa edizione: “E’ quello della bellezza vera, che sorprende, che trascende, che suscita entusiasmo, dedizione. Una bellezza che ‘ci mette le ali’. Anche l’arte è annuncio di bellezza che salva. Una bellezza che stupisce, che trafigge il cuore, che ‘ferisce’, come la bellezza dell’Uomo della Croce. Non parleremo quindi della bellezza lussuosa, ostentata, non di quella ‘artefatta’ con il suo delirio sul corpo, sulla superficie esteriore, che si sostanzia oggi nel narcisismo, nell’apparire, nel consumismo, in un mondo diviso tra ricerca dell’inutile e mancanza per molti del necessario, di che cosa nutriamo anima e pensieri” ha spiegato con passione Casagrande. Il quale ha aggiunto: “Come educare alla bellezza? Papa Francesco nel suo libro ‘La bellezza educherà il mondo’ parla della figura chiave del testimone: ‘Sarà maestro chi potrà sostenere con la sua vita le parole dette’”. Per poi spiegare che “Per questa edizione digitale della ‘Lunga notte delle chiese’ sono stati cercati anche questi ‘testimoni di bellezza’, che ci racconteranno che cosa sia per loro la bellezza e come questo incontro abbia cambiato le loro vite. Saranno i nostri ‘racconti di vita bella!”.
Infine l’annuncio che seguiranno gli eventi le varie testate giornalistiche regionali (Tgr) della Rai che hanno rinnovato la media-partnership, e che sono stati concessi il prestigiosio patrocinio del Pontificio consiglio della cultura, quello del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, del Senato, delle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e quello del Comune di Belluno.
NELLE FOTO (Sito chiesabellunofeltre e BellunoLaNotte): due chiese che hanno partecipato all’iniziativa dello scorso anno; il regista Stefano Casagrande.