BELLUNO La Prefettura ha ricevuto 670 comunicazioni da 400 imprese intenzionate a proseguire l’attività in quanto ritenute funzionali ad assicurare la continuità delle filiere dei settori – come da decreto del MISE – dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali. L’istruttoria si basa su quanto dichiarato, dai legali rappresentanti delle società. In sette casi la comunicazione ha riguardato la prosecuzione di attività a ciclo continuo, legata al rischio di incidenti presso gli impianti oppure di un grave pregiudizio agli stessi a causa della sospensione. Sono state esaminate tutte le comunicazioni pervenute sino al 31 marzo e sono stati adottati 21 provvedimenti prefettizi di sospensione non avendo riscontrato la riconducibilità delle attività ai settori essenziali per i quali è consentita la prosecuzione. Il dato evidenzia quindi come la quasi totalità delle imprese abbia assegnato una corretta interpretazione al dettato normativo. I provvedimenti di sospensione adottati sono esclusivamente il frutto di una verifica tecnico amministrativa svolta in ambito istruttorio. Per quanto riguarda l’attività di manutenzione di siti produttivi la cui attività sia sospesa: “E’ consentito l’accesso in loco di personale preposto ad attività di vigilanza, manutenzione o con funzioni di controllo dei rischi. In ogni caso, fermo il rispetto delle misure precauzionali adottate, il numero di persone presenti per le citate attività deve essere il più possibile limitato e comunque non deve trattarsi dello stesso personale addetto alla produzione”.Con riferimento al settore dell’edilizia pubblica, sono state ritenute valide tutte le comunicazioni presentate da società che operano nei cantieri di ripristino dei danni prodotti dalla tempesta Vaia. I codici ATECO, consentono lo svolgimento di tutte le attività connesse a lavori di ingegneria civile (in particolare i lavori pubblici) nonché l’installazione, riparazione e manutenzione di impianti elettrici e idraulici. Rimangono aperte le interlocuzioni con le associazioni di categoria e con le organizzazioni sindacali sui rispettivi contributi nella materia, ferme restando comunque le valutazioni tecniche adottate in sede istruttoria dalla Prefettura e nell’auspicabile rispetto dei reciproci ruoli, attraverso un leale e corretto confronto sul tema, nel superiore e preminente interesse della salute dei cittadini.