di Dino Bridda
BELLUNO Dopo la pausa forzata del 2020 anche il Consolato provinciale di Belluno della Federazione Maestri del Lavoro d’Italia ha ripreso la consuetudine degli incontri celebrando l’assemblea annuale in un clima di rinnovato spirito di condivisione e di resilienza. L’incontro è iniziato sull’Alpe del Nevegàl con la S. Messa celebrata dal vescovo emerito mons. Giuseppe Andrich che, prendendo spunto dalle letture della liturgia della giornata, ha sottolineato il valore rassicurante della Parola di Dio, mentre la società odierna è frastornata da fiumi di parole che trasbordano all’eccesso disorientando l’individuo. Al termine del rito religioso il rettore don Francesco De Luca ha illustrato ai presenti le opere d’arte del santuario dedicato a Maria Immacolata Nostra Signora di Lourdes. I successivi lavori assembleari sono stati aperti dal console regionale del Veneto Erminio Gambato che ha annunciato l’accordo con la Presidenza della Repubblica ed i prefetti per la consegna delle stelle al merito del lavoro agli insigniti degli anni 2020 e 2021 che avverrà nelle prossime settimane. La relazione morale è stata poi illustrata dal console provinciale Giuseppe Colferai che ha fra l’altro ricordato come attualmente il Consolato bellunese sia costituito da 165 insigniti della Stella. Di seguito la tesoriera Elisagiovanna Zoldan Burigo ha illustrato i dati di bilancio. Per l’occasione sono stati consegnati i riconoscimenti di fedeltà per i 25 anni di appartenenza al sodalizio dei Maestri del Lavoro Emilio Coletti, Attilio Bez, Antonio Pinazza, Elsa Tesser, Lina Azzalini e Saverio Casot.