BELLUNO «Il maltempo è stato particolarmente violento, ma si sono evitate situazioni di rischio e pericolo grazie alle opere realizzate dalla Provincia, che hanno funzionato perfettamente». È il riassunto del consigliere provinciale delegato alla Difesa del Suolo, Mattia Gosetti, a seguito dei sopralluoghi effettuati in Valle del Boite insieme ai tecnici della struttura provinciale. Una visita puntuale nei luoghi in cui le forti piogge di martedì pomeriggio hanno innescato diverse colate detritiche sulle pendici dell’Antelao, in particolare nei punti già monitorati e oggetto di interventi. A Valle di Cadore (Borgata Giau) la colata è stata minima. Il corso d’acqua ha eroso parzialmente il terreno lungo l’impluvio, ma il primo vascone di contenimento realizzato dalla Provincia ha trattenuto tutto il materiale solido. A valle, nell’abitato e in strada, sono arrivati acqua e fango che hanno provocato alcuni danni a un’abitazione sottostante. I tecnici spiegano che il problema è noto, tant’è vero che è in fase di progettazione il secondo stralcio dell’intervento sul versante, riguardante proprio le opere di captazione delle acque meteoriche. «Interverremo in somma urgenza – spiega il consigliere delegato – per svuotare la vasca dove si è accumulato il materiale. E valuteremo anche opere aggiuntive per mettere in sicurezza il tratto dove si è verificata l’erosione». A Borca di Cadore nessun problema per la frana di Cancia: le opere inaugurate l’autunno scorso hanno dimostrato la loro efficienza. Una grande quantità di materiale solido è scesa dall’Antelao, ma si è fermata nella piazza alta, senza raggiungere la briglia di tecnologia giapponese Sabo Dam, che rappresenta l’opera principale dell’intervento realizzato dalla Provincia. La piazza alta ha visto un piccolo accumulo di materiale proveniente dall’erosione dell’acqua nel tratto terminale del canalone di Cancia (dal ponte di Metanopoli a valle), che è oggetto di progettazione per un secondo stralcio d’intervento. «Anche in questo caso le opere hanno funzionato. Ora interveniamo immediatamente con lo svuotamento del vascone basso, che ha avuto un piccolo accumulo di materiale» sottolinea il consigliere Gosetti. «Cancia continua a essere monitorata, ma episodi temporaleschi come quello di ieri non costituiscono un problema dopo gli interventi realizzati». I tecnici hanno concluso i sopralluoghi a San Vito, per la frana di Chiapuzza, dove la situazione è invariata rispetto ai mesi scorsi. «Le piogge non hanno attivato nessun tipo di colata recente, ma anche in questo caso continueremo i monitoraggi, affidati al Tesaf dell’Università di Padova – conclude il consigliere Gosetti -. L’attenzione deve rimanere alta, perché in montagna il rischio zero non esiste».
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