OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI
DI GIGI SOSSO
Un dramma della gelosia, che ha avuto un finale con certificati medici e carte bollate
FELTRINO Becca la moglie in macchina con il suo presunto amante. Picchia l’altro uomo per qualcosa come 129 giorni di prognosi, lo minaccia di morte e gli danneggia anche la macchina. Dopo la litigata furibonda in luogo pubblico, finisce in tribunale per i reati di lesioni, minacce e danneggiamento aggravati, difeso dall’avvocato Valentina Mazzucco e, in caso di condanna, sarà costretto a pagare anche un risarcimento danni, perché la vittima si è costituita parte civile con Massimo Moretti. I due sostengono che stavano soltanto facendo una chiacchierata tra amici, senza alcun coinvolgimento sentimentale e tanto meno carnale, ma non sono stati per niente creduti.
Dopo l’udienza filtro di ieri mattina, il processo penale comincerà il prossimo 27 aprile davanti al giudice Paolo Velo, con l’audizione dei testimoni citati dal pubblico ministero titolare del fascicolo Marta Tollardo. Seguiranno quelli della parte civile e della difesa fino alla discussione e alla sentenza di primo grado.
E SEMPRE SUL CORRIERE DELLE ALPI, A PROPOSITO DI GIUDIZIARIA
QUERO VAS Scene tipo film americano: dopo la fuga dal posto di blocco e uno spericolato inseguimento sulle strade del Feltrino, gran finale con schianto sull’auto dei carabinieri e titoli di coda in tribunale. Protagonisti della vicenda il conducente di un’auto G.V., che ha ottenuto la messa alla prova e fa lavori di pubblica utilità per il Comune di Quero Vas e l’amico P.G., che invece ha scelto di essere giudicato in abbreviato.
CESIO L’uomo, veneziano, aveva bevuto addirittura quattro volte il consentito. Nel frattempo è irreperibile e la polizia giudiziaria lo sta cercando dopo l l lo schianto con la moto a Cesio, l’alcoltest non gli dà scampo. Tecnicamente si è reso irreperibile, pertanto il giudice Paolo Velo è stato costretto a rinviare l’udienza per nuove ricerche della polizia giudiziaria. Appuntamento tra un anno.
FELTRE Aggrediva la madre sotto l’effetto dell’alcol. T.P. viveva con lei a Feltre e la sottoponeva a violenze fisiche e psicologiche, con continue e pressanti richieste di dargli degli alcolici; minacce di morte e atti intimidatori come rotture di vetri e forzature o sfondamenti delle porte. Ci sono stati diversi altri episodi, fino a quello delle lesioni, che ha causato l’arresto e un periodo di detenzione nel carcere di Baldenich. Ieri è stato aperto il dibattimento e sono state raccolte le liste dei testi. Si torna in aula per ascoltarli nei prossimi mesi.