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di GIANPAOLO BOTTACIN
ASSESSORE PROTEZIONE CIVILE_REGIONE VENETO
Esattamente 6 anni fa, nel pomeriggio del 24 ottobre del 2018 si sviluppava uno dei più devastanti incendi boschivi degli ultimi 50 anni in Veneto. Si tratta dell’incendio di Taibon Agordino che ha interessato territori dei comuni di Taibon e Cencenighe per un’estensione di 632 ettari di cui 431 di bosco, distruggendo 42.435 metricubi di legname. Lo spegnimento fu gestito dalla Regione Veneto come da legge 353/2000 con il supporto dei Vigili del Fuoco. Il coordinamento delle operazioni di spegnimento fu affidato ai funzionari dei servizi forestali della Regione nel ruolo di direttori delle operazioni di spegnimento (DOS). Oltre ai servizi forestali regionali sono stati come sempre determinanti i volontari della Protezione Civile specializzati nell’antincendio boschivo che in Veneto sono 1065. Sono stati impiegati 3 elicotteri della protezione civile regionale oltre a un elicottero e 5 canadair della flotta nazionale. I danni ambientali complessivi stimati ammontavano a 6 milioni di euro circa.
archivio radiopiu 2018
SPECIALE INCENDIO, DI MIRKO MEZZACASA E GIANNI SANTOMASO
L’INCENDIO SULLE PALE DI SAN LUCANO
IERI A FORNO VAL DI TAIBON AGORDINO, AL PUNTO DI BLOCCO VERSO LA VALLE DI SAN LUCANO
PROSEGUONO LE OPERAZIONI DI SPEGNIMENTO DELL’INCENDIO NELL’AGORDINO
TAIBON Nel pomeriggio di oggi si è tenuta, presso il municipio di Taibon Agordino, una riunione operativa, convocata d’intesa tra il Prefetto di Belluno, Francesco Esposito, e l’Assessore Regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, per fare il punto della situazione sul vasto incendio che, da ieri, interessa l’area dei Comuni di Taibon e Cencenighe Agordino. Nonostante non vi siano, al momento, situazioni di immediato pericolo per la popolazione, si è deciso di procedere all’evacuazione degli abitanti della frazione di Col di Pra’, sia per il fumo intenso presente nell’area che per le criticità registratesi lungo la strada che conduce alla frazione, della quale è già stata disposta, nella serata di ieri, la chiusura. Il Comando Provinciale dei Carabinieri assicurerà, nella zona evacuata, un apposito servizio antisciacallaggio. Le operazioni di spegnimento, coordinate dai Servizi Forestali Regionali, sono proseguite per tutta la giornata, con il supporto di elicotteri del Servizio Forestale Regionale e dei Canadair messi a disposizione dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tali attività proseguiranno nei prossimi giorni, durante i quali, peraltro, è previsto un peggioramento delle condizioni meteorologiche in tutta la provincia con precipitazioni intense che – pur agevolando lo spegnimento dei roghi – potrebbero creare criticità di carattere idrogeologico. Per questo motivo è stata convocata domani, alle 14.30, in Prefettura, una riunione, alla quale prenderanno parte tutte le componenti del sistema provinciale di protezione civile, per la valutazione degli scenari previsionali e delle eventuali misure di prevenzione da assumere a tutela della pubblica incolumità.
IL PREFETTO FRANCESCO ESPOSITO AI MICROFONI DI RADIO PIU
IL SINDACO SILVIA TORMEN
I 9 ABITANTI DI COL DI PRA LASCIANO LE LORO ABITAZIONI
L’INTERVENTO DEL SINDACO SILVIA TORMEN, GIORNALE RADIO DI IERI
DI GIANNI SANTOMASO
IN VALLE RIMANGONO GLI ANIMALI
FOTO SANDRO VERARDO
TAIBON I nove abitanti di Col di Pra, la frazione in fondo alla Valle di San Lucano scendono in paese. La decisione presa dall’amministrazione comunale preoccupata per il fuoco in valle, ma anche per il denso fumo che tra Agner e Pale di San Lucano
AMBIENTE: SITUAZIONE CATASTROFICA, PAURA DELLA PIOGGIA
DI GIANNI SANTOMASO
FIRMATO DA ZAIA LO STATO DI CRISI
Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha firmato ieri lo stato di crisi in relazione all’esteso incendio. I tecnici ARPAV sono sul posto per monitorare l’evolversi della situazione. Sulla pagina web del sito dell’Agenzia dedicata ai dati in diretta delle polveri PM10, sono disponibili i valori registrati nelle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria della provincia di Belluno negli ultimi giorni. (…)
INCENDIO NELL’AGORDINO. BOTTACIN PRESIEDE VERTICE A TAIBON, “SITUAZIONE MIGLIORA MA SIAMO ALL’INIZIO DELL’EMERGENZA. IN CAMPO 9 VELIVOLI. POTREBBE ESSERE L’EVENTO PIU’ ESTESO IN VENETO DA DECENNI”. DICHIARATO DA ZAIA LO STATO DI CRISI
VENEZIA “La situazione è in miglioramento. Ma siamo all’inizio dell’emergenza e c’è ancora molto da lavorare. L’intera macchina operativa è attiva al 100% e lo rimarrà fino a che sarà necessario. Ringrazio enti, strutture tecniche regionali e non, uomini e donne, i volontari che stanno dando il massimo. Abbiamo in campo 4 Canadair, 4 elicotteri della Regione, uno dei Vigili del Fuoco e domani arriverà dalla Protezione Civile Nazionale uno speciale elicottero Ericcson, capace di pescare acqua da fonti di captazione anche molto piccole e di volare anche nelle condizioni più disagiate. L’incendio ha un’estensione stimabile in almeno 600-700 ettari, il che significa che siamo di fronte a uno dei più importanti eventi degli ultimi 30-40 anni in Veneto”. Lo ha detto l’Assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, presiedendo nel pomeriggio, in Comune a Taibon Agordino, un vertice per fare il punto della situazione rispetto all’evolversi dell’incendio che da ieri interessa una vasta area dell’Agordino, in provincia di Belluno. Con Bottacin, erano presenti il Prefetto di Belluno, il Direttore dell’Area Ambiente e Territorio della Regione Nicola dell’Acqua, i tecnici regionali della Protezione Civile, dei Servizi Forestali e dell’Antincendio Boschivo, l’Arpav, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, la Provincia di Belluno, il Comuni di Cencenighe e Taibon Agordino e i Volontari Antincendio Boschivo. L’Assessore, ricordando che nelle prime ore del pomeriggio il Presidente della Regione Luca Zaia ha dichiarato lo stato di crisi, ha confermato l’avvenuta evacuazione di una ventina di persone residenti nella frazione Col di Pra di Taibon. Si tratta di una misura precauzionale legata alla presenza di molto fumo e non dalla vicinanza del fuoco. Arpav sta monitorando la qualità dell’aria nella zona e domani, risultati alla mano, si potrà valutare i tempi del possibile rientro a casa di queste persone. La situazione, è stato confermato, si è rivelata estremamente complessa a causa del vento, delle temperature eccezionalmente elevate, e della secchezza del terreno interessato. Un aiuto potrebbe arrivare anche dal meteo che, a partire da domani, indica la possibilità di pioggia, anche nel corso del week end.
IL SINDACO JACOPO MASSARO INTERVIENE SULL’INCENDIO E SUGLI ELETRODOTTI DA INTERRARE
BELLUNO Il sindaco di Belluno si rifà all’ipotesi che l’incendio sotto alle Pale di San Lucano sia stato scatenato dalla linea elettrica e da qui ha inizio il suo intervento per ribadire come l’unica soluzione sicura sia l’interramento. Massaro riporta al centro della discussione la sicurezza legata alla razionalizzazione dell’elettrodotto. Il primo cittadino invita Terna a rivedere le sue intenzione e decidere di interrare. Ma sentiamo il sindaco che parlerà anche del monitoraggio sull’inquinamento atmosferico.
INCENDIO DI TAIBON, BOND: “TERNA INTERRI LE LINEE”
ROMA “Quanto accaduto a Taibon e Cencenighe è gravissimo e preoccupante. Nel progetto di razionalizzazione dell’elettrodotto bellunese, Terna deve assolutamente interrare le linee aeree, come chiesto dai comitati”: il deputato di Forza Italia, Dario Bond, torna all’attacco, dopo l’incendio che ieri ha devastato l’Agordino anche ricordando la nevicata di Santo Stefano 2013 e i giorni di blackout. “In un territorio ricco di vegetazione come quello bellunese, non è ammissibile mantenere ancora cavi in linea aerea. Serve una manutenzione costante, bisogna pulire le tratte non solo al di sotto dei cavi, ma creando una larga fascia di sicurezza; insomma, costi e tempi di lavoro che con una linea interrata non ci sarebbero”.
INCENDIO ANALISI METEOROLOGICA