SEMPRE AVANTI…IL MESSAGGIO DEL CAI, SEZIONE AGORDINA
DALLA RASSEGNA STAMPA CLAUDIA CATTADORI
AGORDO Finalmente il tempo sembra aver messo giudizio e ci regala un po’ di caldo e belle giornate che ci invogliano a trovare refrigerio salendo in quota e calpestare magari ancora un po’ di neve. Purtroppo nonostante gli sforzi, ancora numerosi sentieri risultano impraticabili a causa di frane, smottamenti e migliaia di metri cubi di legname schiantato a causa degli eventi di fine ottobre. Il lavoro fatto è veramente tanto, basti pensare che con un veloce calcolo fatto dalla Presidente Magro, le ore lavorate finora, superano quota 1500 solo per quanto riguarda le squadre organizzate dalla Sezione (formate anche da numerosi soci provenienti da tutto il Veneto), senza contare tutti gli altri gruppi locali (Amici della montagna, Gruppo ambiente, Sezioni Cacciatori, Proloco, ecc) che hanno operato in autonomia e ai quali va il nostro più sentito ringraziamento. Ovviamente ringraziamo ancora una volta gli oltre 260 soci e non soci che sudando e riempendosi si segatura nelle giornate del sentiero, quasi sempre accompagnate dalla fredda pioggia di maggio, hanno reso possibile la riapertura di numerosi tracciati. E se c’è chi lavora, c’è anche chi non si dimentica della montagna ferita e della nostra Sezione e continua a raccogliere fondi per la ricostruzione. In questa occasione ringraziamo la Sezione AVIS di Montebelluna per la donazione in contanti più una tanica di benzina ed una di olio da parte di un loro socio e ADA Associazione Danza Agordina che ha donato parte del denaro raccolto durante la serata del saggio finale di fine maggio.
A 150 anni dalla prima ascesa, una nuova via sulla Grande di Lavaredo, la Grohmann – Hainz
Realizzata da Christoph Hainz in collaborazione con la sezione Cai di Auronzo
AURONZO 150 anni fa, era il 21 agosto del 1869, l’alpinista viennese Paul Grohmann (1838 – 1908) compì la prima ascensione per la via normale, sulla parete sud, alla Cima Grande di Lavaredo. A distanza di un secolo e mezzo dall’impresa di Grohmann, uomo che riveste un’importanza notevolissima per quanto riguarda la storia dell’alpinismo sulle Dolomiti, un’altra via è stata aperta sulla Cima Grande. Il merito è di Christoph Hainz, alpinista altoatesino che sulle Dolomiti, e in particolare sulle Tre Cime, ha realizzato cose di valore notevolissimo, aprendo quattro nuove vie: Das Phantom der Zinne sulla Cima Grande, Alpenliebe e Pressknödl sulla Cima Ovest, Ötzi trifft Yeti sulla Cima Piccola. Ora si aggiunge una quinta via, una via che vuole celebrare i 150 anni dall’ascesa di Grohmann e che si snoda sulla Grande, parete sud. Il nome che le è stato dato è “Grohmann – Hainz”.La nuova via Grohmann – Hainz e la figura di Paul Grohmann saranno illustrate e celebrate nel corso dell’estate, alle Tre Cime e ad Auronzo, in particolare nella giornata del 21 agosto prossimo. Il programma dettagliato delle iniziative sarà disponibile a breve sul sito www.caiauronzo.it. Ai 150 dall’ascesa di Paul Grohmann sulla Grande sarà dedicata anche la Camignada poi siè refuge, storica gara di corsa in montagna proposta dalla sezione Cai di Auronzo la prima domenica di agosto.
«Sono spesso sulle Tre Cime e da tempo pensavo di fare qualcosa di nuovo sulla Grande, una via che fosse bella, facile, una sorta di seconda normale che ricordasse quanto fatto da Grohmann, salendo dal punto più basso alla vetta» dice Christoh Hainz. «L’idea ora è divenuta realtà grazie alla sezione Cai di Auronzo di Cadore che ha sposato il mio progetto e ne ha supportato la realizzazione. Ora, che un alpinista di eccellenza come Christoph Hainz abbia avuto l’idea di una via, con passaggi di terzo, quarto e qualcuno di quinto, che richiamasse Gromhann, ci pareva la cosa migliore per celebrare i 150 anni dalla prima ascesa alla Grande. Lo abbiamo sostenuto e, insieme, abbiamo deciso di chiamare la via Grohmann – Hainz, un abbinamento che valorizza l’alpinismo delle origini e quello contemporaneo e che valorizza al contempo due protagonisti delle scalate sulle Dolomiti, ognuno interprete a modo suo della passione per la montagna».
1 LUGLIO SERATA IN MEMORIA di TOM BALLARD – alpinista
POZZA DI FASSA Lunedì 1 luglio 2019, alle 21 presso la sala Consiliare, del Comune di Sen Jan/Pozza di Fassa, si terrà la serata evento con proiezione esclusiva del film documentario TOM, in memoria dell’alpinista scozzese Tom Ballard, deceduto il 25 febbraio scorso mentre tentava l’ascensione dello Sperone Mummery al Nanga Parbat, in Pakistan. Tom Ballard ha vissuto diversi anni in Val di Fassa, lasciando evidenti tracce della sua grande capacità ed attività alpinistica. Figlio di Alison Hargreaves, prima donna a scalare l’Everest senza ossigeno, poi scomparsa scendendo dal K2, era considerato uno dei grandi talenti dell’alpinismo mondiale. Forza e capacità alpinistiche che aveva espresso realizzando in pochi mesi la salita delle sei pareti nord più impegnative delle Alpi. Una vita avventurosa quella di Tom, come era desiderio congiunto della madre e del padre Jim, che verrà ripercorsa attraverso la proiezione, del film TOM, realizzato nel 2015 dal regista spagnolo Angel Esteban ed Elena Goatelli. In quarantacinque minuti di riprese si racconta la vita dell’alpinista scomparso sul Nanga Parbat. Un documento unico, che ora con la morte di Tom Ballard, acquista ancora più valore. Il film è in lingua inglese con sottotitoli in italiano, ha partecipato ai maggiori film festival della montagna mondiali dove è stato sempre premiato tra le migliori opere in concorso. Tom Ballard considerava la Val di Fassa, la sua casa, non solo alpinisticamente parlando ma anche per il legame personale che aveva con Stefania Pederiva, sua compagna di vita e roccia.