Vertice Wanbao-Acc, la proprietà cinese chiede tempo Nuovo incontro al Mise il 24 ottobre
Vertice Wanbao-Acc al Ministero dello Sviluppo economico, la proprietà cinese chiede tempo: un mese per valutare la possibilità di nuovi investimenti o decidere la cessione a un altro soggetto. È quanto emerso al termine dell’incontro che si è svolto oggi nella sede ministeriale tra la delegazione aziendale cinese guidata dall’amministratore delegato del gruppo Haijiang Lu, le federazioni di categoria nazionali e territoriali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, Regione Veneto e Governo. I rappresentanti della Fim Cisl territoriale e nazionale presenti al tavolo, rispettivamente Mauro Zuglian e Alessandra Damiani, hanno chiesto ai vertici aziendali chiarezza, una volta per tutte, sulla possibilità di realizzazione degli obiettivi annunciati nel piano industriale del 2017, che prefigurava la nascita, nel 2020, del più grande insediamento produttivo in Europa nel settore dei compressori grazie a un investimento di 50,7 milioni di euro che avrebbe permesso il rafforzamento dell’ufficio Ricerca e Sviluppo, l’introduzione di nuovi compressori e, come dichiarato nel successivo business plan, quello del 2018, di una nuova linea produttiva che avrebbe consentito un aumento della marginalità del prodotto.
“Fino ad oggi – spiega Mauro Zuglian della Fim Cisl Belluno Treviso – l’unica promessa mantenuta è stato il licenziamento di 160 lavoratori. Non c’è stato alcun impegno concreto dell’azienda nello sviluppo dei compressori, alcun inserimento di nuove linee produttive e conseguentemente la marginalità del prodotto si è talmente abbassata che non permette un’autonomia economica. Al tavolo ministeriale abbiamo chiesto chiarimenti non solo sul piano industriale, ma anche sui nuovi prodotti annunciati e sull’attività commerciale, che attualmente sembra orientata alla vendita dei compressori realizzati dall’azienda in Cina anziché di quelli prodotti a Mel. Sono tutti elementi necessari per capire come l’azienda prevede di riportare lo stabilimento in equilibrio finanziario. Di fronte all’atteggiamento di grande disponibilità dimostrata da Regione e Governo a condividere un percorso di rilancio per l’azienda, i vertici di Wanbao hanno chiesto un mese di tempo per chiarire una volta per tutte la loro posizione, se rimanere in Italia mettendo sul piatto nuovi investimenti o se lasciare, pensando a una cessione”. Il nuovo appuntamento al Mise è fissato per il 24 ottobre.
“La conclusione dell’incontro – dichiara Bruno Deola della Cisl Belluno Treviso – lascia aperto uno spazio di discussione con la società Wanbao grazie al contributo del Ministero e della Regione che si sono impegnati per fare il possibile a garanzia della continuità dello stabilimento a fronte di investimenti concreti”.
“Chi ha investito nel Bellunese – interviene Rudy Roffarè, segretario generale aggiunto della Cisl Belluno Treviso -, come i cinesi di Wanbao, in questa delicata fase non può prescindere da una forte responsabilità sociale ed etica nei confronti di un territorio che ha dato moltissimo in termini di lavoro e lavoratori. Vanno percorse tutte le strade per garantire la sopravvivenza del sito produttivo di Mel e garantire il lavoro ai dipendenti messi a dura prova dalla crisi che li ha colpiti in questi anni. Sarà fondamentale coinvolgere in questo processo il tavolo provinciale sulle politiche attive, fortemente voluto dalla Cisl, che offre la possibilità di governare i processi di trasformazione del nostro territorio con il massimo coinvolgimento di tutti i soggetti”.
All’incontro, oltre ai rappresentanti sindacali nazionali e territoriali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil e alla delegazione aziendale cinese, erano presenti Bruno Deola in rappresentanza della Cisl Belluno Treviso, l’assessore al Lavoro del Veneto Elena Donazzan e il responsabile dell’Unità di crisi aziendali della Regione Mattia Losego, l’ex commissario straordinario dell’Acc Maurizio Castro, il vice capo di Gabinetto del Ministro dello Sviluppo economico Giorgio Girgis Sorial e il Ministro per i rapporti con il Parlamento, il bellunese Federico D’Incà.
Wanbao Acc di Mel, tavolo tecnico al Mise. D’Incà: “Chiesta continuità della produzione per l’azienda e per i lavoratori”
L’incontro è avvenuto questo pomeriggio tra i vertici aziendali, il ministro per i Rapporti con il Parlamento e le sigle sindacali: tra un mese un nuovo appuntamento Nel pomeriggio di martedì 24 settembre, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà ha incontrato – assieme all’assessore regionale Elena Donazzan, il commissario straordinario Acc Maurizio Castro, le Organizzazioni territoriali di categoria Fiom-Cgil, Fim Cisl e Uilm-Uil e tutte le Rsu di stabilimento – l’AD di Wanbao, mr. Lu Haijiang, per discutere, in un tavolo tecnico convocato al Mise dal vice capo di gabinetto Giorgio Sorial, la situazione dell’azienda Wanbao Acc di Borgo Valbelluna. “Al tavolo odierno – spiega D’Incà – ho chiesto di porre la massima attenzione per l’azienda di Mel in cui lavorano 300 persone che rappresentano una grande risorsa sia per le competenze possedute, sia per le tecnologie applicate all’interno della stessa impresa. Ho ricordato il contatto avviato con l’Ambasciata cinese e anche l’incontro avvenuto con il consigliere economico dell’Ambasciata Li Bin lo scorso 10 settembre”. “Sono convinto – prosegue il ministro D’Incà – che sia assolutamente importante la continuità della produzione e ci siano prospettive future attraverso innovazione tecnologica e investimento nel quale il Governo vuole essere parte attiva. Sono altresì convinto che ci siano i presupposti anche per una possibile cessione del ramo di azienda, in modo tale che ci sia una continuità di lavoro per le persone che operano all’interno: un sito produttivo tecnologico che ho avuto modo di visitare personalmente lo scorso 29 luglio”. L’incontro odierno ha portato al rinvio del tavolo tra un mese, per un appuntamento che si auspica possa essere risolutivo. “Sono sicuro – afferma D’Incà – che nelle prossime settimane Mr Lu e i vertici aziendali troveranno le soluzioni migliori anche a seguito dell’apertura da parte del Governo: ho chiesto di essere informato direttamente sui possibili provvedimenti che l’azienda intende adottare, in modo che io stesso possa impegnarmi nei confronti dell’Ambasciata cinese. Lo ribadisco: c’è bisogno di continuità e mi auguro che le promesse fatte 5 anni fa da Wanbao possano essere mantenute, lasciando attivo lo stabilimento di Mel”. Questa sera il ministro D’Incà sarà ospite dell’Ambasciata cinese a Roma per il settantesimo anniversario della fondazione della Repubblica Cinese: “Sarà l’occasione per sottoporre all’attenzione dell’ambasciatore Li Junhua la crisi aziendale legata allo stabilimento Wanbao di Mel. Ringrazio nuovamente l’assessore Donazzan, le sigle sindacali e il commissario straordinario Castro per l’impegno che stanno dimostrando”.
TAVOLO TECNICO AL MISE PER WANBAO-ACC – DONAZZAN: “O UN SERIO PROGETTO DI INVESTIMENTO OPPURE L’INDIVIDUAZIONE DI UN NUOVO SOGGETTO INVESTITORE CHE GARANTISCA CONTINUITÀ PRODUTTIVA”
ROMA “Dopo l’incontro avvenuto lo scorso 11 settembre a Mel, in cui il Consiglio di Sorveglianza Socio-Istituzionale ha rappresentato la propria insoddisfazione per le spiegazioni offerte dall’azienda cinese rispetto a possibili scenari che vedrebbero disattese le aspettative e gli sforzi dei lavoratori di un intero territorio e del Governo Italiano, avevamo chiesto fosse presto convocata dal MISE la riunione svoltasi in data odierna” afferma l’Assessore Regionale al Lavoro del Veneto Elena Donazzan. “A fronte dell’esigenza di condividere un percorso espressa dal MISE, l’azienda ha chiesto un mese di tempo per confrontarsi con la propria società controllante. Ho ribadito che questo mese sia per loro utile per fornire garanzie di continuità produttiva e di investimenti, visto che ad oggi le uniche politiche industriali poste in essere si sono ridotte ad una semplice riduzione dei costi e ad una dolorosa riduzione del personale” continua l’Assessore Regionale, ricordando che nell’estate 2018 la società licenziò 90 lavoratori promettendo che sarebbe stata così raggiunta la condizione ottimale per un rilancio di Mel. “Ho ribadito inoltre che, se non dovessero concretizzarsi seri progetti di investimento, la strada deve essere quella dell’individuazione di un nuovo soggetto investitore che garantisca la continuità produttiva” continua l’Assessore Donazzan. “Per noi ACC-WANBAO rappresenta una realtà strategica per il comparto industriale dell’elettrodomestico italiano. Abbiamo sostenuto con forza nel 2014 ci fosse un commissariamento da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per fermare la gravissima situazione di indebitamento finanziario che giunse ad un negativo di 450 milioni di euro e dovuta, a nostro parere, ad una cattiva gestione da parte dell’allora amministratore delegato dott. Ramella che arrivò addirittura a sommare oltre 11 milioni di euro di parcelle. Rispetto a tale vicenda, che potrebbe essere utile chiarire anche per una nuova stagione di ACC, attendiamo fiduciosi l’esito del processo penale presso il Tribunale di Pordenone a carico del dott. Ramella, in cui la Regione del Veneto si è costituita parte civile a seguito di un ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio regionale ed il cui verdetto sarà emesso lunedì 30 settembre p.v.” ha concluso l’Assessore Regionale.Le parti si rivedranno il 24 ottobre.