OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI
di NICOLA CESARE
CESIOMAGGIORE Il prete esorcista don Giovanni Brancaleoni, di 79 anni, è stato arrestato su ordine di carcerazione della Procura di Belluno per una pena definitiva di circa un anno. Dopo alcuni giorni in carcere, è stato concesso il regime di detenzione domiciliare nella Casa del clero di Rovigo. Don Brancaleoni era stato condannato per stalking nei confronti di un disabile che viveva in una struttura specializzata a Pullir, nel Feltrino. Il sacerdote, già esorcista ufficiale della Diocesi di Adria e Rovigo, era molto coinvolto nella vicenda del giovane disabile affetto da una malattia psichiatrica. Aveva fatto irruzioni ripetute nella struttura per cercare di liberare il giovane e riconciliarlo con sua madre. Tuttavia, secondo le accuse, il suo comportamento era diventato tormentante, tanto da costringere il giudice a vietargli l’accesso al centro. Durante il processo, don Brancaleoni aveva utilizzato termini forti, come “lager”, per descrivere le condizioni della struttura bellunese, suscitando polemiche. La vicenda legale si è conclusa con una sentenza definitiva della Cassazione e la conseguente necessità di scontare un anno di detenzione. Nonostante la sua avanzata età, inizialmente il prete era stato portato in carcere a Rovigo, ma successivamente è stato trasferito alla Casa del clero nel centro di Rovigo, dove sconta la pena agli arresti domiciliari.