OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI
DI GIGI SOSSO
.Era quasi l’una di notte, quando il suo assistito stava viaggiando sulla sua auto di grossa cilindrata, nel territorio di Sedico. Sapeva di aver bevuto, ma si era messo lo stesso alla guida e, quando ha visto la pattuglia dei carabinieri, gli sono venute alcune idee. Una più cattiva dell’altra.
AGORDINO L’alcoltest più complicato della provincia. Al limite della resistenza a pubblico ufficiale, tra fari spenti, l’impatto in retromarcia su un cassonetto dei rifiuti e un tentativo di fuga. L’automobilista agordino alla guida di un suv era senz’altro ubriaco, quando nella notte del 25 ottobre 2020 i carabinieri di Sedico erano riusciti a fermarlo e a contestargli la guida in stato di ebbrezza. Y.M. avrebbe potuto cavarsela, pagando l’ammenda prevista dal decreto penale di condanna, ma ha preferito fare opposizione e gli è andata peggio: il giudice Domenico Riposati l’ha condannato a otto mesi di arresto e 4 mila euro di ammenda con pena sospesa, oltre a due anni di sospensione della patente.Il Tribunale è andato oltre la richiesta del pubblico ministero Giuseppe Gulli, che era arrivato a sette mesi…
Secondo la ricostruzione dei militari, ha spento i fari e tentato un’avventurosa retromarcia, finendo contro un cassonetto della differenziata. I carabinieri non potevano non accorgersene. A quel punto rimanevano due soluzioni: fermarsi o tentare la fuga. Ha scelto la busta due e forse non immaginava che uno dei due militari si attaccasse alla macchina, cercando d’impedirgli di scappare. Sarebbe stato trascinato alcuni metri, prima che il conducente si fermasse. Immancabile l’esame dell’etilometro, che ha certificato quello che già si sapeva: 1,88 grammi per litro di sangue al primo soffio e 1,81 al secondo.
Bonifici e prelevamenti dal conto della madre: a processo per peculato
SELVA DI CADOREPrelevamenti continui con il bancomat e bonifici per sé e per la moglie. Silvano Blasevi, maresciallo dei carabinieri in congedo, è stato portato in tribunale per peculato dal giudice tutelare di Belluno. Aveva fatto l’amministratore di sostegno della madre e l’accusa è di aver usato i suoi soldi per motivi estranei agli interessi dell’anziana. Manca un teste da sentire e ci sarà l’esame dell’imputato. Sentenza il 14 giugno.
—