RADIO PIU Cosi’ titolavamo questo servizio il 9 agosto del 2016 in seguito all’incontro tenutosi in Unione Montana Agordina. Credo importante riproporre un documento
C’era una volta il treno ad Agordo, un lontano ricordo e l’incipit per l’architetto Stefano Dell’Osbel che ha studiato un progetto per riportare quel treno tra le Dolomiti. Un incontro Ad Agordo sul tema è stato voluto dal comitato per l’anello ferroviario delle Dolomiti. Nelle intenzioni degli organizzatori anche quelle di estendere l’invito agli amministratori della vallata, ma hanno risposto solo in quattro: Taibon, Colle Santa Lucia, Rivamonte e Alleghe, al tavolo dei relatori nemmeno un imprenditore o addetto al turismo. A scatenare la voglia di un incontro pubblico anziché da club i recenti articoli su Radio Piu che hanno rispolverato il vecchio progetto Cadola-Mas ritenuto il più realistico per togliere l’Agordino dall’ombra soprattutto quando il Cadore e Cortina avranno modo con i mondiali 2021 di rifarsi viabilità, ferrovie e anche aeroporto. Quello della ferrovia rimane un grande sogno da 380 milioni per portare il treno da Belluno ad Agordo e di altri 280 per arrivare ad Alleghe. “E’ giusto comunque ricordare – ha detto il segretario del comitato Tomaso Petazzi – che la Cadola-Mas su gomma non è l’unica alternativa, senza però contrastare un’idea che pur reputiamo sbagliata”. Il Presidente Filiberto Dal Molin ha invitato i bellunesi a mettersi daccordo su cosa vogliono “Perché – ha detto- il denaro per il mondiali 2021 non è senza confini e oggi tutti sognano e vogliono tutto e di più”. Dal Molin ha insistito sulla necessità di elettrificare le linee per Belluno,”Dall’inaugurazione del 1914 ad oggi i miglioramenti non si sono visti”. Il progetto del treno per l’Agordino lo ha presentato l’architetto Stefano Dell’Osbel: in 19′ da Belluno ad Agordo, una nuova stazione più funzionale dell’esistente in località Tamonich con collegamenti verso Luxottica e i suoi magazzini. “Si prenda esempio dalla Val Venosta – ha insistito Dell’Osbel- la ferrovia dopo lunga chiusura è stata riaperta dalla provincia e le presenze sono aumentate in modo esponenziale, le più rosee previsioni parlavano di 1 milione di passaggi in cinque anni, solo nel 2015 i passaggi sono stati 3,5 milioni con treni ogni mezz’ora”.
L’idea di un treno per Agordo rispolverando vecchi tracciati o disegnando nuove geometrie è stata portata anche in Luxottica dal presidente del Comitato per l’anello ferroviario delle Dolomiti Filiberto Dal Molin. “Infatti – dice il presidente – ho voluto parlarne personalmente con il Cavalier Luigi Francavilla. Nelle mie intenzioni non certo quelle di chiedere finanziamenti, tutt’altro. Cerchiamo solamente un sostegno morale affinché si possa affermare che il Comitato gode della fiducia del colosso dell’occhiale”. Rimasto soddisfatto delle risposte ottenute, soprattutto Luxottica crede nel progetto? “Se l’azienda vede con buon occhio il progetto ferrovia non lo so. Non ho avuto risposte in proposito, il Cavalier Francavilla si è limitato a prendere atto di quanto riferito. Non ha espresso alcun parere, tantomeno preso decisioni. La questione è rimasta in sospeso in attesa di una risposta. Mi piacerebbe a questo punto poter avere un colloquio con il presidente Leonardo Del Vecchio. Abbiamo già oltre 40 marchi di aziende e imprenditori che guardano con favore alla nostra inziativa e sarebbe importante che tra questi ci fosse anche Luxottica”.
Ci sono davvero delle prospettive di mobilità sostenibile nell’Agordino con riferimetno ad un possibile tracciato lungo La Valle del Cordevole? Alla domanda danno una risposta i membri del comitato per l’anello ferroviario delle Dolomiti. Al tavolo dei relatori con il presidente Filiberto Dal Molin: il geologo Stefano Dalli, l’architetto Stefano Dell’Osbel, il segretario Tomaso Pettazzi, l’ingegner Eugenio Probati del progetto infrastrutture viarie dell’Università di Pavia, l’ingegner Gabriele Pupolin preside del collegio Ingegneri ferroviari italiani del Veneto.
appunti di viaggio:
HOFER: collegamento Venezia Cadore, studio nodo Ponte nelle Alpi; bretella ferroviaria con viadotto che scavalca A27, secondo 2 tipologie di strutture di cui una affiancata da passerella ciclo-pedonale
PROBATI le Dolomiti sono un tutt’uno anche dal punto di vista umano. La ferrovia permette la integrazione tra i vari sistemi di trasporto. Gli step sono 3 1 breve periodo: tratto Belluno-Agordo per supportare Luxottica. 2 medio periodo: tratto Agordo -Alleghe per il turismo. 3. lungo perodo: collegamento Alto Cordevole -.> dorsale Bolzano Cortina. Prioritario muoversi da subito per cercare fondi per il progetto.
Dal punto di vista tecnico definire la tipologia di scartamento. Impatto: puo’ essere positivo sia da punto di vista amnbientale se progetto rispettoso del contesto sia da punto di vista economico per i ritorni anche in
prospettive nei confronti delle generazioni future. Tutto cio’ per la valorizzazione delle Dolomiti-patrimonio Unesco
DELL’OSBEL: Dati generali/tecnici relativi allo sudio di tracciato Belluno – Agordo (prima fase): lunghezza complessiva 26,3 km, previste 6 gallerie per un totale di 11,3 km percorso: Belluno – Mas (stazione incrocio) – Peron (fermata) – La Stanga/Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi (stazione incrocio) – La Muda/PNDB (stazione incrocio) – Le Campe/Miniere/Ostello PNDB – Agordo velocità massima 110 km/h Tempi di percorrenza: circa 24′ tutte le fermate circa 20 minuti fermate solo a Mas e La Stanga (per incrocio)
Agordo – Alleghe (seconda fase): lunghezza complessiva 18,1 Km, previste 10 gallerie per un totale di 9,7 km Percorso: Agordo -Taibon (fermata) – Listolade (stazione incrocio) – Cencenighe (stazione incrocio) – Avoscan/San Tomaso (fermata) – Alleghe Impianti Velocità massima 90 km/h Tempi di percorrenza: circa 18 minuti tutte le fermate circa 15 minuti fermate solo a Taibon e Cencenighe
Dati complessivi Belluno – Alleghe: Lunghezza totale circa km 44 Temi di percorrenza totali: circa 42 minuti tutte le fermate circa 36 minuti fermate a Mas, La Stanga (per incrocio), Agordo, Taibon e Cencenighe Scartamento standard