di RENATO BONA
Proseguiamo la rivisitazione del libro “Ricordando. Storia e immagini del Comune di Sedico”, realizzato dal Comune e dalla Biblioteca civica con l’Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali nel marzo 1986 (stampa della tipografia Piave di Belluno) con il contributo della Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza e Belluno, della Regione Veneto e della Comunità montana Bellunese, e la collaborazione Dolores Cortina e Farzia Taglietti componenti del Comitato della Biblioteca. Lo facciamo tornando sul capitolo “Aspetti economici e culturali del tessuto sociale di Sedico” per il quale notevole è stato l’impegno di Gianni De Vecchi, e ci soffermiamo sulle problematiche dei trasporti a proposito delle quali l’autore si è occupato di “La ferrovia Bribano-Agordo” e di “Gli autoservizi della ditta Buzzatti”. Risale a domenica 11 gennaio 1925 la giornata memorabile dell’inaugurazione della tanto attesa ferrovia per Agordo, con benedizione da parte del vescovo mons. Giosuè Cattarossi, “epilogo di una storia che per ben 40 anni aveva appassionato gli agordini in un continuo susseguirsi di speranze e delusioni, progetti e controprogetti”. Infatti ad un elaborato del 1907 che contemplava una elettrovia a scartamento ridotto sul tratto Bribano-Agordo, con diramazione a Mas per il capoluogo, si oppose quello di 4 anni più tardi per una elettrovia a scartamento normale che escludeva la diramazione per Belluno. Un progetto, questo secondo che venne scelto perché anche se comportava oneri maggiori presentava il vantaggio che le merci potevano giungere ad Agordo dalla ferrovia statale senza necessità di soste a Bribano e senza il trasbordo che imponeva la linea a scartamento ridotto. Lo scoppio della Grande Guerra e le problematiche conseguenti consentirono il via libera alla ferrovia soltanto nel 1922 col placet del ministero dei Lavori pubblici. La Montecatini per il tramite della sua Saif, Società anonima industrie ferroviarie al vertice della quale vi era l’ingegnere Calisse ne aveva ottenuto la concessione fin dall’anno prima. I lavori presero il via nel 1922 ad opera della Società bellunese costruzioni civili, che li concluse nel 1925. Il tracciato, per la ferrovia a scartamento normale, seguiva l’andamento del torrente Cordevole. Notevoli le difficoltà incontrate nel tratto La Muda-Agordo per lo scavo di gallerie e la costruzione di ponti. Per garantire l’energia elettrica ai locomotori venne realizzata una centrale nella località Sass Muss vicino all’abitato di Roe Alte in territorio peraltro di Sospirolo. Edificate le case cantoniere e – con notevoli benefici per il conseguente sviluppo delle frazioni fino ad allora isolate – le stazioni per le fermate di Bribano, Sedico, Roe Alte, Mas, Peron, La Stanga, La Muda, Le Miniere, Agordo. La spesa sostenuta dalla potente società Montecatini molto interessata a facilitare il trasporto della pirite estratta dalla Valle Imperina, del legname di cui l’Agordino abbonda, e di molte altre merci prima trasportate da carrettieri con carri e cavalli, consentì l’insediamento a Roe dello stabilimento per la produzione dell’ammoniaca e di quello per la produzione della calce, fu di 10 milioni di lire, sovvenzionata dallo Stato con un contributo annuo sulle 50 mila lire. Un paio di dati interessanti: nel 1928 dalle varie stazioni erano partiti 65 mila 122 viaggiatori; nel 1930: 60 mila 536 e nel 1931 56 mila 349. Nel 1928 erano state spedite 60 mila 705 tonnellate di merci varie e 415 capi di bestiame; nel 1930: 52 mila 890 e 78; nel 1931: solo 6 mila 578 tonnellate di merci ma 470 capi di bestiame. Il servizio della ferrovia fu garantito per 30 anni e cessò – purtroppo secondo i più – il 24 novembre 1955. E veniamo al servizio di trasporto su gomma. La ditta Buzzatti con sede a Bribano cominciò l’attività ai primi del ‘900 trasportando con carri e cavalli direttti in Agordino granaglie e alimentari, e con diligenze i viaggiatori; quindi trasportando a Bribano la pirite con 64 cavalli a disposizione. Per “coprire” le zone di Gosaldo e Frassenè, noleggiava ad Agordo anche cavalli e fu stabilita una tariffa oraria. E’ del 1914 la prima iscrizione della ditta alla Camera di commercio bellunese mentre risale alla fine del primo conflitto mondiale l’acquisto delle prime vetture con motore Fiat 18 P e BL/R per il trasporto di merci e viaggiatori in quel di Agordo. In coincidenza con l’avvio della ferrovia, nel 1925 decise la cessazione del servizio verso Agordo ma proprio da qui Attilio Buzzatti avviò quello verso l’Alto Agordino (a Bribano resta il fratello Giovanni). Viene istituita in quel contesto la linea California-Santa Giustina-Bribano, con servizio esteso ai paesi della pedemontana sospirolese. Nel 1930-34 sono garantiti due servizi di gran turismo: Agordo-Primiero-San Martino di Castrozza e Agordo-Falzarego-Cortina d’Ampezzo. In quello stesso periodo si registra un massiccio sviluppo del trasporto viaggiatori e merci e così viene deciso l’acquisto delle prime corriere a gasolio e di parecchi autocarri. Nel 1936, mentre era in atto la “guerra d’Africa” la ditta Giovanni Buzzatti e fratelli istituisce una sede per il trasporto merci in Etiopia, città di Dessiè, mentre durante la seconda guerra mondiale, periodo 1943-45 Agordo diviene la sede centrale e la sua officina dà lavoro ad un centinaio di persone per montare su camion e corriere apparecchiature a gasogeno (per produrre il combustibile vengono impiegati oltre 60 taglialegna). Nel dopoguerra “gli autoservizi Buzzatti allargano il raggio d’azione della loro attività: per le corriere vengono istituiti servizi di linea in molte zone della provincia, e di gran turismo verso Bolzano, Venezia, Padova ed altre città; per i camion vengono effettuati trasporti all’estero. Nel 1964 cessa il grosso dei trasporti (avevano 30 autotreni), mantenendo fino al 1974 soltanto 3 autocisterne per i trasporti internazionali. Da quell’anno fa solo servizi di linea e gite con le autocorriere. Nel 1981 la ditta ‘Buzzatti autoservizi” cessa definitivamente la sua attività”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Ricordando. Storia e immagini del Comune di Sedico): anno 1925: inaugurazione del “trenino” Belluno-Agordo per il trasporto della pirite, dell’ammoniaca e dei viaggiatori; la diligenza a cavalli che, partendo da Bribano, percorreva la vallata agordina e fu poi sostituita dalla ferrovia e dalle corriere; i soci della Società Operaia di Sedico, subito dopo la guerra 1915-18 in gita con una corriera della ditta di Bribano; una delle prime corriere della “Buzzatti”; carro usato per il trasporto della pirite da Agordo a Bribano prima del 1925; sulle strade ancora polverose e dissestate della provincia di Belluno, cominciava la sua attività la ditta Buzzatti: qui le prime corriere alla Muda.