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a cura di Alessandro Savio e Filippo Fontanive
Cav. Savio Fiore, nasceva l’8 ottobre 1890 a Taibon Agordino (BL) figlio di Savio Eugenio e Campedel Maria, fratello di Savio Pio (1893-1915 disperso in guerra) e Savio Milano (1899-1998). Chiamato alle armi il 27 ottobre 1910, entrava come Trombettiere nel 7° Reggimento Alpini – Battaglione “Belluno”, il 1 Ottobre 1911 passava al 2° Reggimento Alpini – Battaglione “Saluzzo” il 20 Ottobre 1911 partiva per la Tripolitania e Cirenaica imbarcandosi a Napoli. Sul cappello d’alpino a simbolo di protezione, portava la Medaglia Votiva Madonna – Romae di fine 1800 che lo avrebbe accompagnato nella campagna di Libia. Il 17 Gennaio 1912 a Derna in Libia, ferito al fianco destro, non si allontanava dal combattimento e animava con la voce i compagni. Colpito una seconda volta da un proiettile, rimaneva gravemente ferito all’inguine sinistro mentre respingeva col fuoco un aggiramento nemico sul ciglione Dernino. Per questo fu decorato Medaglia D’Argento al Valor Militare. Nel Febbraio 1912 rientrava a Catania e dopo una licenza straordinaria di 6 mesi, ad Agosto 1912, ritornava al 7° Reggimento Alpini.- Battaglione Belluno ricevendo la Medaglia Commemorativa Guerra Italo-Turca 1911-12. Nello stesso periodo procurava al fratello Pio , classe 1893, il ritardo della chiamata alle armi ai termini dell’art. 108 sul reclutamento (l’articolo prevedeva che, in tempo di pace, più fratelli non potessero essere contemporaneamente chiamati alle armi) ma a marzo 1914 dovette congedarsi per infermità dalle ferite di guerra. Il fratello Pio, appena maggiorenne, dovette arruolarsi nell’aprile 1914 per poi rimanere disperso in fatto d’armi il 14 agosto 1915, durante l’offensiva contro gli austro-ungarici nelle Valli del Böden, la Piana dei Laghi a nord delle Tre Cime di Lavaredo. L’altro fratello Milano, un “ragazzo del ‘99” richiamato alle armi nel 1917 e ferito nel 1918, in seguito diede il nome Pio al proprio figlio, in ricordo del fratello scomparso. La qui presente Medaglia in Ricordo della Guerra 1915-1918 fu concessa post mortem al fratello Pio nel 1927, ma fu custodita da Fiore. Sposato con Concetta Savio (4/8/1988-8/4/1979), Fiore ebbe due figlie femmine: Elda (3/11/1916 – 26/10/1994) e Fioretta Silvia (19/05/1926 – 22/06/1953). Nel giugno 1940 veniva richiamato nuovamente alle armi nella 443° Coorte Territoriale Mobile e giungeva in territorio di operazione all’Isola di Cherso località Aquilonia con lo sbarco del piroscafo “Quirinale”. A dicembre dello stesso anno cessava la mobilitazione per esigenze speciali della Coorte Territoriale. Ricevette la medaglia Croce di Guerra al Valore Militare della Repubblica Italiana e l’onorificenza con Medaglia di Cavaliere della Repubblica. Visse ad Agordo in via Castelletto, lavorando in un negozio di alimentari ed impartendo lezioni di musica ai ragazzi, fu maestro della banda di Agordo , infatti viene menzionato in occasione del Congresso Eucaristico del 23 Giugno 1923 che si svolse in Agordo con oltre 10.000 partecipanti alla Santa Messa che si tenne sul Broi , il grande prato sottostante alla piazza, officiata dal. Vescovo di Belluno e Feltre Mons. Giosuè Cattarossi assieme a tutti i Parroci della Forania , con musiche , canti religiosi e l’inno eucaristico eseguito magistralmente dalla Schola Cantorum e dalla banda di Agordo diretta appunto dal cav. Savio Fiore . Fu anche Capogruppo del Gruppo Alpini Agordo come riportato dal giornale “ L’Alpino” del 4 Marzo 1937 . A questo proposito non si hanno notizie certe sulla nascita del Gruppo Alpini di Agordo , ma una testimonianza sicura è la tessera rilasciata nel 1930 dal Presidente Nazionale Angelo Manaresi all’Alpino Giovanni Savio detto Milano (ragazzo del “99 fratello del Fiore)e socio fondatore della Sezione Alpini Val Cordevole . Il Cav. Savio Fiore , medaglia d’argento al valor militare morì a 75 anni il 26/06/1966.
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