IC FELTRE: Alunni storiografi per un giorno, alla scoperta della Feltre che fu. Si conclude alla media “Rocca” un percorso didattico dedicato alla storia e all’arte della città.
FELTRE La città che fu e che diventò. Un viaggio tutto rivolto al passato quello che hanno affrontato i ragazzi di prima A della scuola media Rocca di Feltre, ieri, a conclusione di un percorso didattico che li ha visti impegnati durante l’anno nello studio dell’arte e della storia locale, dall’epoca preromana al Rinascimento. Gli alunni, accompagnati dalle docenti Maria Dal Mas e Vania Lirussi, hanno rintracciato simboli e monumenti collegati alle varie epoche storiche in un avvincente itinerario alla scoperta di lapidi, stemmi, capitelli, colonne, statue, torri, antichi tratti di mura e fontane. “E’ stata un’esperienza positiva per i nostri alunni che hanno così potuto conoscere il passato della città in cui vivono – spiegano le docenti – Un’esperienza che ha fatto loro percepire la storia non solo come parole scritte tra i libri, ma come testimonianza diretta seppur attraverso il tempo”. Grazie alle guide volontarie dell’associazione “Il Fondaco per Feltre”, i ragazzi hanno quindi potuto soffermarsi su due importanti siti della storia di Feltre: particolare ammirazione ha suscitato infatti la visita al Teatro de “La Sena”, dove la guida, Valentina De Cecco, ha animato la spiegazione con nozioni storiche e aneddoti che hanno catturato l’attenzione dei ragazzi impegnati a porre tante domande. La mattinata si è infine conclusa con la visita alla chiesetta della S.S. Trinità, con Matteo De Boni, che ha illustrato con dovizia di particolare gli affreschi e la struttura, inserita nel percorso delle antiche mura medievali che circondavano la cittadella.
IC FELTRE: Al “Vittorino” inaugurata l’aula inclusione. Progetto innovativo tra i primi in Italia. “Un lavoro di rete” dice la dirigente del comprensivo Viviana Fusaro. I complimenti anche del presidente della Regione, Zaia, che ha inviato un suo scritto di augurio.
FELTRE Sulle note dell’Inno di Mameli cantato dai ragazzi delle classi prime della media Rocca, assieme agli alunni della Primaria di Vittorino e dell’Infanzia di Anzù, si è inaugurata questa mattina (01.06.2018) l’aula di inclusione dell’IC di Feltre allocata nei locali della scuola annessa. Tante le autorità presenti, dal sindaco di Feltre, Paolo Perenzin, alla dirigente dell’Ulss, Sampognaro, e al rappresentante dell’Ufficio scolastico provinciale Claudio Dalla Palma. Per l’occasione ha presenziato all’evento anche la dottoressa Clelia Caiazza giunta direttamente da Roma dal Ministero dell’Istruzione. “E’ un invito che ci ha particolarmente colpiti – ha detto Caiazza, intervenendo all’inaugurazione – Lo abbiamo molto discusso in sede e lo abbiamo apprezzato e ritenuto di assoluto valore nell’ottica della didattica inclusiva che rappresenta un valore per la scuola italiana. Speriamo che quello di Feltre possa essere un esempio imitato anche altrove”. L’aula, realizzata con il contributo determinante del gruppo Ana Alpini Feltre sarà aperta non solo agli alunni del Plesso Capoluogo “Vittorino”, ma anche a quelli delle varie scuole per valorizzare l’orizzontalità e la verticalità che l’Istituto Comprensivo e la scuola attuano con un’attività di tutoraggio, dove ogni alunno in base alle proprie capacità e competenze dovute alla sua età, contribuisce allo sviluppo cognitivo e sociale dell’alunno diversamente abile. “Il nostro è un lavoro in sinergia – ha detto il presidente della sezione Alpini di Feltre Stefano Mariech – Ci piace dire che siamo sempre pronti ad aiutare il prossimo e in questo senso siamo presenti alle esigenze dei nostri ragazzi, a cominciare dalla scuola”. “Quello che vogliamo sottolineare è il lavoro di rete – ha detto la dirigente scolastica dell’IC di Feltre Viviana Fusaro – Nell’interfacciarsi della scuola con la società civile, con le associazioni, con l’Ulss. Felici, da questo punto di vista, anche dell’attenzione rivoltaci dal Ministero e dall’Ufficio scolastico territoriale. La nostra scuola viaggia su quelli che sono due binari paralleli, e cioè l’integrazione e l’inclusione che ci hanno portato già durante quest’anno a vederci assegnati ruoli di capofila in progetti di multikulturalità e accoglienza”. “Per rendere le strategie didattiche più efficaci è necessario organizzare gli spazi in maniera ottimale – spiegano gli insegnanti Martino Dessì e Tiziana Zatta – In quest’ottica si è voluta realizzare questa struttura, sottolineando l’indispensabilità a pensare ad una corretta gestione per una didattica inclusiva nella logica del rapporto attivo spazio/bambino funzionale al processo di apprendimento per rendere possibili le relazioni umane. L’aula non è sviluppata nella classica concezione orizzontale con tanti tavoli e sedie, ma in verticale utilizzando i muri e gli angoli: ogni angolo rappresenta una competenza (musica, arte, gioco, lettura, motricità) e un momento di inclusione. Fulcro di tutto è la Lavagna LIM di ultima generazione che con tutte le sue potenzialità a livello tattile, visivo e uditivo serve a coordinare le attività. L’unico spazio orizzontale in senso classico è quello adibito ai laboratori con un grande tavolo rotondo che permette di lavorare in piccoli e medi gruppi”. Alla scuola sono arrivati anche gli auguri di buon lavoro da parte del presidente della Regione Luca Zaia che ha mandato uno scritto personale complimentandosi per l’iniziativa. A tagliare il nastro dell’aula inclusione è stato il sindaco Perenzin con la dottoressa Caiazza subito dopo la benedizione di monsignor Diego Bardin arciprete della cattedrale di Feltre. Prima del buffet in giardino è stato proiettato un video di otto minuti che ha riassunto, attraverso immagini e suoni, l’attività svolta durante l’anno scolastico.