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BELLUNO Messa in sicurezza della strada Agordina, viabilità per il Comelico, collegamento tra Bellunese e Superstrada Pedemontana Veneta. Sono alcune delle urgenze contenute nella lettera-appello che Vittorio Zollet, in qualità di coordinatore del Tavolo Infrastrutture della provincia di Belluno, ha consegnato al ministro competente Matteo Salvini a margine dell’incontro “L’Italia del sì” che si è tenuto nella giornata di oggi al Centro Congressi di Padova. La missiva a Salvini parte da una fotografia sintetica della realtà bellunese, territorio che se da un lato vanta un patrimonio industriale e paesaggistico di primaria importanza (con un Pil che nel 2022 si è attestato a 6,5 miliardi di euro e quasi 3 milioni e 400 mila presenze turistiche), dall’altro soffre un grave fenomeno di spopolamento (dai circa 212 mila abitanti del 2008 agli attuali 197 mila). “La mancanza di investimenti adeguati e la scarsa attenzione alle esigenze della nostra comunità hanno contribuito a rallentarne lo sviluppo economico e creare ostacoli alla mobilità delle persone e delle merci”, si legge nella lettera predisposta dal Tavolo delle Infrastrutture, realtà che rappresenta Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Confartigianato, Cia, Coldiretti, Appia Cna, Confcommercio, Confagricoltura. Sono tre le priorità individuate dal Tavolo coordinato da Zollet, che a sua volta ha condiviso le linee programmatiche con Lorraine Berton, presidente dell’Associazione degli industriali bellunesi. La prima riguarda la messa in sicurezza della strada regionale Agordina, questione evidenziata recentemente al ministro Salvini anche dal presidente della Provincia Roberto Padrin e non più rinviabile. Si tratta di “una infrastruttura vitale per la permanenza sul territorio di un’azienda come Luxottica e troppo spesso soggetta a crolli di massi e smottamenti che mettono in serio e costante pericolo il transito dei mezzi e l’incolumità delle persone”, si legge sempre nella lettera-appello. Come secondo punto, il Tavolo delle Infrastrutture chiede di dare priorità a un “più efficiente collegamento della Strada Pedemontana Veneta con il Feltrino e al prolungamento verso Agordo, garantendo così un rapido sbocco a sud-ovest dell’intera Valbelluna e di tutta la parte alta della provincia”. C’è infine il collegamento del Comelico con il centro Cadore, da garantire “sia durante gli imminenti lavori di manutenzione della galleria sia successivamente, anche attraverso soluzioni tecniche che permettano il riutilizzo del tratto di strada a suo tempo dismesso tra Cima Gogna e Ponte della Lasta”. Non solo. Nella lettera si evidenzia come “con la chiusura della galleria Comelico si rischia di convogliare il traffico pesante su Cortina d’Ampezzo la cui viabilità sarà gravata nei prossimi anni dai cantieri relativi ai Giochi olimpici”. Nel ringraziare il ministro per l’impegno e la disponibilità finora dimostrati, Zollet rimarca come il Tavolo sia a disposizione per tutti gli approfondimenti del caso “affinché vengano adottate le misure necessarie per dare risposte alle legittime esigenze della provincia di Belluno”.
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