TAIBON Nei giorni scorsi l’incontro tra l’amministrazione comunale il comitato per la salvaguardia del territorio dopo l’incendio del 2018. Abbiamo sentito il parere dell’assessore all’ambiente Franco Soccol, diamo ora la parola ai rappresentanti del comitato che così commentano le “opinioni” espresse nell’incontro. Il comitato ha accettato su richiesta dell’amministrazione di collaborare, i lavori dovranno iniziare entro il 15 settembre.
Nella nostra precedente lettera del 10 giugno 2020, il Comitato ribadiva con fermezza i contenuti e proposte fatti nella petizione del dicembre 2018 e che mettevano in evidenza, oltre all’urgenza, anche le linee basilari per come effettuare l’intervento; in particolare l’ubicazione della strada tagliafuoco principale, in continuazione di quella esistente e della collaterale a monte.Quella principale ricordiamo ancora una volta, per motivazioni ormai esposte in varie circostanze, era quella che dalla cava della Roa del Forn, quasi in orizzontale, salvo il primo breve tratto già esistente, sarebbe arrivata sul primo tornante della strada del Forte ai Coi de Peden. Inoltre suggeriva con precisione due interventi per mettere la zona in sicurezza dalla caduta massi in seguito alla frana del 2010 e che sarebbero stati indispensabili anche per effettuare i vari lavori. Questi erano l’intervento a monte per sanificare la piccola frana del 2010 e la costruzione a valle di un piccolo vallo. Nell’incontro richiesto dal comitato di venerdì 3 luglio in sala consiliare, l’assessore all’ambiente Franco Soccol ha esposto dettagliatamente le decisioni prese dall’amministrazione insorte dopo l’incendio e alluvione successiva e le procedure conseguenti per programmare i lavori della messa in sicurezza della zona sotto la Prima Pala. Ci è stato chiaramente detto che le problematiche insorte dopo ”Vaia” hanno fatto spostare l’attenzione dell’amministrazione in quella direzione ma è stato sottolineato da parte del Comitato che la pericolosità per l’abitato delle frazioni di Forno di Val, Villanova e i Coi de Peden in seguito all’incendio rimaneva in ogni caso nettamente in primo piano e che il recupero del bosco schiantatosi con “Vaia” non cambiava nella sostanza l’intervento di messa in sicurezza da noi proposta. Non crediamo che sia soltanto questione di opinioni. Sempre nella riunione in sala consiliare, abbiamo appreso che buona parte del finanziamento era rivolto alla costruzione di una serie di opere accessorie quali, paravalanghe e para massi, le prime tra la Roa del Forn e le Besauseghe, le seconde sopra l’abitato di Forno Val Villanova. Non sta al Comitato sottolineare l’importanza o meno di queste opere, in ogni caso l’amministrazione ci ha informato che, fortunatamente, non si faranno e che la sostanziale parte di finanziamento per queste, verrà usato per il recupero ambientale del bosco schiantatosi con “Vaia”.Sottolineiamo, come anche proposto dal Comitato, che quest’operazione dovrebbe consistere in una bonifica degli schianti sul posto ed anche di un loro parziale recupero, nelle forme più consone. Queste nuove scelte da parte dell’amministrazione, avvaloravano la nostra tesi che la strada a monte poteva avere una larghezza più contenuta e di minor impatto ambientale mentre quella più bassa rimaneva la vera linea antifuoco e pur svolgendo entrambe la stessa funzione potevano avere caratteristiche diverse e con costi nettamente inferiori. Non sta a noi spiegare nel dettaglio le motivazioni di questa consona decisione, ne tanto meno le modalità di esecuzione. Il Comitato nell’incontro del 3 luglio ha accettato, su richiesta dell’amministrazione di collaborare, sopratutto per accelerare la messa in cantiere dei lavori che inderogabilmente dovranno iniziare entro il 15 di settembre; con la convinzione anche che alcune incongruenze verificate quel giorno ed ora esposte, potessero essere, anche in corso d’opera, appianate. Ribadiamo ancora una volta che quest’intervento porterà, oltre alla messa in sicurezza ed al ripristino del territorio dopo”Vaia”, anche delle grandissime opportunità di frequentazione dell’intera zona ai piedi della Prima Pala sia per le attività di esbosco e pulizia dei terreni privati che per le innumerevoli attività nel tempo libero di tutti i cittadini di Taibon e dei turisti in genere. Se sapremo lavorare con attenzione, oltre per quanto esposto, anche per valorizzare opportunamentedal punto di vista storico i bellissimi terrazzamenti ivi esistenti compresa la zona del Forte, avremo raggiunto un altro importantissimo traguardo. Mettendoci ancora una volta a disposizione per collaborare fattivamente alla realizzazione del tutto.
Per il Comitato Ben giovanni, Ben Loris, Bien Eugenio, Costa Valentino, De Colò Marco, Farenzena Carlo, Lena Gabriele