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E’ ufficiale: con un decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri, la trasmissione della cittadinanza italiana iure sanguinis sarà limitata alle sole prime due generazioni di discendenti. Una svolta che ha trovato il pieno sostegno del sindaco Camillo De Pellegrin, da anni impegnato su questo tema. Dopo otto anni di battaglie il ministro Tajani ha messo in evidenza anche il rischio della commercializzazione dei passaporti. La nuova normativa segna un cambiamento significativo, ponendo fine alla possibilità di ottenere la cittadinanza per discendenti di italiani senza limiti generazionali, una pratica che aveva sollevato polemiche e preoccupazioni soprattutto per il crescente fenomeno dei passaporti ottenuti a fini speculativi.
IL SINDACO CAMILLO DE PELLEGRIN, DAL GIORNALE RADIO PRINCIPALE 12.30 E RASSEGNA STAMPA 8.00
ARCHIVIO RADIOPIU27 GENNAIO 2024
VAL DI ZOLDO: PRIORITA’ ALLE PRATICHE DI CITTADINANZA ITALO-BRASILIANA
VAL DI ZOLDO Il Comune di Val di Zoldo affronta sfide nel concludere le pratiche di cittadinanza italo-brasiliana, con priorità ai cittadini brasiliani, esponendosi a rischi legali. La gestione delle cittadinanze iure sanguinis e dei residenti italiani diventa complessa, poiché l’attenzione è focalizzata sul Brasile. L’ufficio stato civile lavora principalmente per il Brasile, causando rallentamenti per i cittadini italiani. Con 551 atti dall’estero in attesa di trascrizione, la situazione si aggrava, influenzata dalla pratica del riconoscimento giudiziale della cittadinanza italiana iure sanguinis. Questo crea un sovraccarico di atti da trascrivere, mettendo a rischio l’efficienza dei servizi comunali. La questione coinvolge diversi Comuni, richiedendo un’analisi approfondita della radice del problema. “Questo accade ormai senza soluzione di continuità – dice il sindaco di Val di Zoldo Camillo De Pellegrin – Arriva il corriere e scarica il pacco di atti con in cima la sentenza del Tribunale, in genere di Roma, con tanto di ordine di adempimento. E quindi che si fa ? Si prova a tamponare, rincorrendo le diffide degli avvocati che invocano denunce per omissione di atti d’ufficio, risarcimenti e ricorsi per le mancate trascrizioni. Ma visto che non esistono solo le pratiche dei brasiliani da gestire si rimane indietro e prima o poi il ricorso arriva, come è appena accaduto a Val di Zoldo con un ricorso al TAR per mancata ottemperanza a una sentenza. L’ennesimo scandalo legato allo iure sanguinis. E non è certo un problema che riguarda solo Val di Zoldo, decine e decine di Comuni sono sommersi di pratiche. Qualcuno vorrà prima o poi andare alla “radice” del problema?”.
ARCHIVIO RADIOPIU 03 FEBBRAIO 2024
IURE SANGUINIS, DE PELLEGRIN “PRIMA O POI SCOPPIERA’ TRA LE MANI”
VAL DI ZOLDO Hadil da Rocha Vianna, ambasciatore del Console Generale di Brasile ha scritto al sindaco Camillo De Pellgrin che di recente ha sollevato il tema delle Cittadinanze iure sanguinis.
il sindaco: Lascio alla libera interpretazione di ognuno la lettera ricevuta oggi dal Console Generale del Brasile, prima però ci tengo a sgomberare il campo da argomenti attraverso i quali si cerca di mistificare la realtà. Che la si smetta di fare leva strumentalmente sulla storia dell’emigrazione italiana in Brasile per sviare l’attenzione dalle gravi questioni relative alla tematica delle cittadinanze iure sanguinis. Se non saranno presi provvedimenti seri in tal senso i primi a farne le spese saranno gli oriundi che realmente sono legati all’Italia. Il Comune Val di Zoldo è gemellato con Rio Jordao e l’amicizia che lega i due territori non è in discussione. Anzi.
Signor Sindaco, Il Consolato Generale del Brasile a Milano è venuto a conoscenza, attraverso i post apparsi sui social network e la loro ripercussione sulla stampa, delle Sue dichiarazioni riguardo all’elevato volume di domande di cittadinanza italiana presentate da cittadini sudamericani e, in particolare, brasiliani. In questo contesto, vorrei esprimere la riconoscenza di questo Consolato Generale per gli sforzi compiuti da codesto Comune allo scopo di soddisfare queste richieste. Colgo l’occasione per ricordare che, nel 2024, ricorrono i 150 anni dell’immigrazione italiana in Brasile. Durante questo periodo, il nostro Paese ha accolto circa un milione e mezzo di italiani. Nella prima fase dell’immigrazione, tra il 1873 e il 1920, circa un terzo della popolazione di immigrati (più di 300.000 persone) era originaria del Veneto. Il Consolato Generale di Milano, così come le altre rappresentanze brasiliane accreditate presso lo Stato italiano, intendono realizzare, nel corso dell’anno, un programma di iniziative culturali dedicate a tale ricorrenza, allo scopo di celebrare l’amicizia tra Brasile e Italia. Nel rinnovare la nostra gratitudine per l’impegno profuso nel rispondere alle richieste dei cittadini brasiliani discendenti di italiani di origine veneta, esprimo l’auspicio che il riferimento al Brasile e ai suoi simboli nazionali, come la bandiera, avvenga nel rispetto della storica amicizia tra Brasile e Italia.
Proprio ieri il sindaco sulla pagina facebook riporta le notizie sulla Corte Appello, a Venezia “arretrato per cittadinanza dal Brasile ‘Il numero di questa cause è superiore a tutte le altre'” Il sindaco aggiunge: “Qualcuno finalmente sembra voler sollevare l’argomento in modo serio. In questi anni il Comune val di Zoldo ha bussato ad ogni porta per segnalare la situazione delle cittadinanze iure sanguinis. Un fenomeno che prima o poi, continuiamo a dirlo, ci scoppierà tra le mani“.
ARCHIVIO RADIOPIU 05 OTTOBRE 2024
Fase 2: Sfide e Rischi della Riforma sulla Cittadinanza
L’INTERVENTO DEL SINDACO DI VAL DI ZOLDO
Siamo molto soddisfatti che finalmente le istituzioni, a tutti i livelli, abbiano preso coscienza del fenomeno. Chi più, chi meno e chi con un altro (prevedibile) triplo carpiato (la Stretta carpiata). Spiace infine leggere ancora una volta dell’illusione che questo fenomeno possa contrastare lo spopolamento. Penso anche alle centinaia di collaboratori delle nostre anagrafi lasciati soli per troppo tempo e che ora vedono riconosciuto il loro lavoro e soprattutto l’importanza del loro ruolo. Tornando al punto ora però inizia la parte più difficile ed è assolutamente necessario tenere alta la guardia. Si verificheranno nell’ordine due fenomeni. Il primo le richieste di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis subiranno un’ulteriore accelerazione. Il timore di un cambio restrittivo della legge porterà tutti gli interessati (milioni) ad avviare le pratiche. Ad oggi con pieno diritto stante la norma. Il secondo invece riguarda certa politica e le lobby ad essa collegate che tenterà in qualsiasi modo di far naufragare la riforma. Ricordo che in gioco ci sono milioni di euro. Ogni richiesta di riconoscimento può valere tra i 5 e i 10.000 euro a seconda del pacchetto che si preferisce “acquistare”. In alcuni casi sono comprese anche le visite guidate alle città di interesse, insomma pacchetto tutto compreso. La cosa peggiore che può capitare è quindi l’emanazione di un provvedimento che nella sostanza non porti ad alcun beneficio. Si pensi ad esempio alla questione della conoscenza della lingua quale presupposto per il riconoscimento. Si alimenterebbe solo un altro business. Sarebbe inoltre auspicabile rivolgersi nella redazione di un testo normativo a degli esperti costituzionalisti e a chi nelle anagrafi tratta il tema quotidianamente. La politica abbia l’umiltà di lasciare spazio agli esperti del diritto. Un testo di legge incompleto o peggio ancora non “coperto” da un tetto di costituzionalità rischia di aprire la strada a ricorsi e ritardi.
ARCHIVIO RADIOPIU 12 OTTOBRE 2024
IURE SANGUIS: INTERROGAZIONE DEL SENATORE MENIA AL MINISTRO DELL’INTERNO
REDAZIONE Negli ultimi anni sono emerse gravi problematiche legate al riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis, sia a livello amministrativo che giudiziario. Molti sindaci ritengono che l’attuale normativa generi distorsioni, come dimostrato dalle recenti indagini nel Comune di Crocetta del Montello, dove sono state scoperte pratiche illegali legate a residenze fittizie e cittadinanze facili. La circolare del 2007, che consente l’iscrizione anagrafica con un soggiorno breve, ha creato un percorso facilitato per ottenere la cittadinanza, spesso sfruttato da agenzie specializzate. Tuttavia, restano dubbi sulla legittimità di questi procedimenti, e non sono chiari i criteri per accertare la dimora abituale. Il fenomeno richiede un’interpretazione chiara e controlli più rigorosi da parte del Ministero dell’Interno come ha richiesto nell’interrogazione il Senatore Roberto menia
L’INTERROGAZIONE DEL SENATORE ROBERTO MENIA AL MINISTRO DELL’INTERNO
iure sanguinis
ARCHIVIO RADIOPIU 27 NOVEMBRE 2024
TRIBUNALE DI BOLOGNA SOLLEVA ECCEZIONE DI ILLEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE SULLA CITTADINANZA IURE SANGUINIS
REDAZIONE Il Tribunale di Bologna ha sollevato un’eccezione di illegittimità costituzionale sulla normativa italiana relativa alla cittadinanza, chiedendo alla Corte Costituzionale di valutare la legittimità del riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis senza limiti temporali. L’ordinanza, depositata oggi, riguarda il caso di 12 cittadini brasiliani che chiedono il riconoscimento della cittadinanza italiana in base alla presenza di un antenato italiano nato nel 1876. Secondo il presidente del Tribunale Pasquale Liccardo, la Corte è chiamata a esaminare se il riconoscimento della cittadinanza a chiunque abbia un avo italiano, anche se di molte generazioni fa e senza alcun legame culturale, linguistico o territoriale con l’Italia, sia compatibile con i principi della Costituzione. In Italia, infatti, la legge consente il riconoscimento della cittadinanza a discendenti di italiani senza un limite temporale, una pratica che la rende unica al mondo. Il Tribunale chiede alla Corte Costituzionale di valutare se tale disciplina rispetti i principi di ragionevolezza e i doveri internazionali, inclusi quelli derivanti dall’Unione Europea. La questione sollevata potrebbe avere implicazioni significative, considerando le decine di milioni di discendenti italiani all’estero. Il sindaco di Val di Zoldo Camillo De Pellegrin ha commentato l’ordinanza definendola “una svolta”.
ARCHIVIO RADIOPIU 29 NOVEMBRE 2024
VAL DI ZOLDO Se da un lato c’è una presa di posizione in merito allo Iure Sanguinis, dall’altro lato si assistono a promozioni in occasione del black friday per coloro che vogliono diventare cittadini italiani con questo metodo. Succede in Brasile e lo evidenzia il sindaco di Val Di Zoldo Camillo De Pellegrin.
IL SINDACO DI VAL DI ZOLDO CAMILLO DE PELLEGRIN
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