BELLUNO Bella davvero l’iniziativa delle Parrocchie di Sovramonte, nel Feltrino, provincia di Belluno: in collaborazione con il Comune e l’associazione Pro Loco hanno infatti varato il calendario di tre escursioni a piedi (la prima era in programma domenica 23) attraverso stradine e sentieri alle pendici del monte Vallazza, lungo i quali, oltre ad ammirare bellissimi paesaggi naturali e scorci della vita contadina, si possono visitare liberamente alcune case, baite di montagna e chiesette dove saranno esposte interessanti opere d’arte: pitture, sculture, foto, ceramiche ed altri di vari autori. L’annuncio è stato dato dal sito telematico della Diocesi di Belluno-Feltre: “chiesabellunofeltre” dove si sottolinea che l’iniziativa “desidera coniugare natura e arte nell’esperienza di contemplazione, descritta da papa Francesco nell’enciclica “Laudato sì”. Viene inoltre precisato che lungo il percorso sarà possibile leggere alcuni brani della stessa enciclica che aiuteranno a comprendere e ad approfondirne il significato. Ai visitatori (cui viene suggerito di portarsi il pranzo al sacco) viene naturalmente sollecitato il massimo rispetto per l’ambiente e le cose che si trovano lungo il percorso ed è vivamente consigliato di seguire unicamente strade e sentieri indicati. L’escursione, adatta a tutti, su un tracciato di poco superiore ai sei chilometri, con dislivello sui 250 metri, durerà sulle 3-4 ore tenuto conto delle visite alle opere d’arte esposte. La partenza è fissata alle 8,30 dalla zona impianti sportivi della frazione Sorriva, dove ai partecipanti verrà consegnato un foglio con le indicazioni del percorso che sarà comunque indicato anche da appositi cartelli e che si snoderà verso la chiesa di San Rocco, casa Camillo, casa “Su ai Moz”, la “Tana dell’orso” (di Roberta Dal Pra), casa tradizionale a gradoni, Palù, casa sui Piazzoni, casera di Rioda, Pieve di Servo. Per altre informazioni si può telefonare al 338-6487892. Ci piace a proposito dell’Enciclica di Papa Bergoglio, citare quanto riportato sabato 6 giugno scorso sul sito “avvenire.it”: “Quando cinque anni fa venne pubblicata, fu subito chiaro a molti che l’enciclica Laudato si’ era destinata a lasciare il segno non solo nella Dottrina sociale della Chiesa, ma anche nei processi politici, economici e naturalmente ecologici delle nostre società globalizzate. Cinque anni dopo, e anche alla luce della drammatica esperienza del coronavirus, abbiamo ormai la prova da un lato delle intuizioni ‘profetiche’ del testo e dall’altro della sua forza. Un dinamismo tale da farlo uscire dalle pagine di carta o dagli schermi del web, per trasformarlo in vita vissuta sia a livello internazionale e civile, sia per la Chiesa universale e le comunità ecclesiali locali. I frutti del documento di Francesco hanno infatti avviato processi ancora ben lungi dal concludersi… ma già fecondi di ulteriori sviluppi in tutti i campi toccati dall’enciclica. E non è casuale che il Pontefice abbia proclamato un anno speciale di anniversario, per riflettere sull’enciclica. Va detto comunque in premessa che la Laudato si’ non è nata all’improvviso. Il retroterra culturale e magisteriale (si vedano a questo proposito i pontificati di san Giovanni Paolo II e Benedetto XVI) nel quale affondano le radici della riflessione di papa Bergoglio è vasto e ben documentato. Ma il primo frutto del documento è la sua capacità di mettere in connessione aspetti che in precedenza venivano trattati settorialmente. Non a caso tra le espressioni più citate c’è ‘l’ecologia integrale’, che ne costituisce il vero cuore, il ‘tutto è connesso’, che è diventato quasi uno slogan, e la notazione secondo cui non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale”. NELLE FOTO (sito chiesabellunofeltre e Wikipedia): la chiesa di San Rocco, la Pieve di Servo, Papa Francesco nella copertina del libro con l’enciclica “Laudato si’”.