REDAZIONE Esserci sempre non è uno slogan, ma la conferma della presenza, per le comunità, anziani e giovani. E oggi in piazza dei Martiri uomini e donne della Questura di Belluno hanno permesso alla nuova generazione di salire sul track della campagna itinerante di educazione alla legalità dal titolo “Una vita da social”. Mai come oggi sono importanti le azioni di sensibilizzazione sui pericoli che nasconde la rete ad iniziare dai social
Il progetto della Polizia di Stato, giunto alla X edizione, è rivolto agli studenti e ha lo scopo di sensibilizzare i ragazzi sui pericoli ed i rischi connessi all’utilizzo della rete e, in particolare, dei social. In cattedra gli esperti della materia, tecnologicamente preparati, i poliziotti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica, ai più sono noti come uomini e donne della Polizia Postale Veneto e per quelli ancora più vecchi il richiamo alla memoria porta ad “Escopost”, ma non erano i tempi dei social, piuttosto delle apparecchiature ricetrasmittenti, dalla nota Cb sui 27 Mhz (il facebook degli anni Settanta e Ottanta), i radioamatori, le radio pirata con le antenne sugli alberi ai piedi del Nevegal che creavano azioni di disturbo al TG3 Rai Veneto e della prime concessioni radiofoniche.
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