BANDIERA TRENTINA IN MARMOLADA?
ROCCA PIETORE Trento, ma soprattutto Canazei canta vittoria, un inno che ha fatto arrabbiare rocchesani, agordini, bellunesi e veneti. A dare l’intonazione ai trentini la decisione che di là di Passo Fedaia definiscono “storica” perché traccia i nuovi confini provinciali lungo la cresta che scende da Punta Rocca. Viene ribadito che trova attuazione nel decreto presidenziale firmato da Sandro Pertini nel 1982, per il quale da tempo si batte il Comune di Canazei. Di fatto questo ripristino del confine del 1911 cancella qualsiasi valore collegato al protocollo d’intesa che firmarono nel 2002 gli allora governatori del Veneto, Galan e del Trentino, Dellai. La notizia dello scorso maggio è ieri rimbalzata sui Tg regionali Rai di Veneto e Trento.
Per il sindaco di Canazei Silvano Parmesani è un grande traguardo per tornare a governare una tra le più importanti vette dolomitiche: “Si sa bene quali sono i nostri progetti tenendo comunque d’occhio l’ambiente, sarà uno sviluppo a tutto tondo fatto in maniera serena e tranquilla senza particolari paure, timori o preclusioni che non è corretto avere”, lo ha dichiarato lo stesso primo cittadino di Canazei ai microfoni della Rai.
Il sindaco di Rocca Pietore, Andrea De Bernardin di primo mattino ha invitato alla calma ricordando che il decreto dell’Agenzia porta la data del 24 maggio, giorno dell’inizio della prima Guerra Mondiale, ma ricorda anche che a Caporetto gli austriaci erano convinti di aver vinto la Guerra. Un anno dopo a Vittorio Veneto si sono presi una delle più sonore lezioni della storia con Innsbruck diventata protettorato italiano fino al 1923. Sentiamo la dichiarazione ai microfoni di RADIO PIU di poco fa
ANDREA DE BERNADIN
A prendere le difese dei bellunesi ci ha pensato anche “Vivaio Dolomiti” i cui attivisti si dichiarano pronti a scendere in piazza. Ecco la nota di questa mattina
“Restiamo allibiti di fronte al servizio trasmesso dal Tgr Rai Trentino sullo spostamento dei confini della Marmolada. La nostra provincia non può continuare a perdere pezzi: abbiamo già perso Sappada, ora la Marmolada! Facciamo un appello a tutte le istituzioni, al governatore del Veneto Zaia e al presidente della Provincia Padrin in primis, affinché prendano in mano la situazione per capire come sia potuta succedere una cosa del genere e per far rispettare i confini e la dignità della Provincia di Belluno e dell’intero popolo veneto. E’ ora di finirla: siamo pronti a scendere in piazza per difendere la nostra provincia”.
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vignetta di copertina di Vivaio Dolomiti